Gel, movimento bellunese centro-liberale contro le criticità infrastrutturali del territorio
Il neo coordinatore, eletto al primo congresso del gruppo formato da giovani under 35, Luigi Filippo Daniele: «Diamo voce a chi non si riconosce negli estremismi di destra e di sinistra. Dobbiamo essere pronti per le Olimpiadi»

Strade inadeguate, treni lenti, mezzi pubblici insufficienti. A poco più di un anno dalle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, Belluno è preparata a gestire l’impatto di un evento di portata mondiale? A chiederselo è Generazione Europa LiberalDemocratici (GEL), movimento di giovani liberali e libertari under 35 che durante il primo congresso, svoltosi a Belluno il 18 gennaio - dove è stato eletto come presidente Emanuele Pestrichella - ha denunciato il grave deficit infrastrutturale della provincia. Al Congresso era presente in presenza Riccardo Samaria per il gruppo di Valore Comune ed online anche il deputato di Azione Fabrizio Benzoni.
L’allerta infrastrutturale: “Siamo fuori tempo massimo”
Il neocoordinatore di GEL, Luigi Filippo Daniele, ha aperto il dibattito con parole dure: «Con l’attuale sistema ferroviario e stradale, Belluno non è pronta ad accogliere un evento di questa portata». Secondo il gruppo, la rete ferroviaria rappresenta il vero punto critico principale: collegamenti lenti, ritardi frequenti e scarsa accessibilità rischiano di mettere in crisi la mobilità durante i Giochi. «La Provincia deve intervenire in modo rapido e mirato, non bastano le varianti di Longarone e Tai di Cadore. Qui servono collegamenti ferroviari veloci con Venezia e Padova, ma soprattutto bisogna investire sul potenziamento del trasporto pubblico locale». La chiusura intermittente dell’A27, con un pedaggio che sfiora i 10 euro, complica ulteriormente la situazione per i viaggiatori, mentre la linea ferroviaria Belluno-Padova, in manutenzione da cinque anni, continua a penalizzare studenti, lavoratori e turisti.
Trasporti pubblici al collasso
«Anche la situazione dei mezzi pubblici è critica. DolomitiBus, partecipata pubblicamente al 48%, ha ridotto la frequenza delle corse in favore del servizio a chiamata Trillo, peggiorando i collegamenti con le aree montane come Agordino, Cadore e Comelico. Una scelta che penalizza non solo i residenti, ma anche i turisti che affolleranno la provincia nel 2026.
È inaccettabile che Belluno non possa neanche accogliere il Frecciarossa e l'alta velocità nel capoluogo», denuncia GEL. «Come pensiamo di gestire le linee extraurbane durante il flusso olimpico, se non riusciamo a garantire nemmeno i servizi locali essenziali nelle due più grandi città della Provincia quali Belluno e Feltre? Le Olimpiadi sono un’occasione storica, ma senza infrastrutture adeguate rischiamo di trasformarle in un boomerang».
Un appello per le politiche giovanili
Il I° congresso di GEL si è concluso con una proposta concreta per i giovani: il pieno supporto alla petizione per la realizzazione di uno Skatepark a Belluno, un’opportunità unica per creare uno spazio sicuro e inclusivo, che promuova lo sport e l’aggregazione giovanile. Il movimento si impegna ora a raccogliere firme cartacee e a presentare la petizione al Presidente del Consiglio Comunale, con l’obiettivo di rendere Belluno un punto di riferimento per le nuove generazioni e lo sport urbano.
Chi è GEL
Generazione Europa LiberalDemocratici (GEL) è un movimento giovanile che si colloca al centro dello spettro politico, abbracciando una visione liberal-riformatrice. In un contesto politico sempre più polarizzato, GEL vuole essere quella piattaforma che rappresenti la voce di coloro i quali si identificano nel centro politico rifiutando gli estremismi provenienti sia da destra sia da sinistra. «Siamo circa il 10% dell'elettorato. Questo spazio, spesso trascurato, è fondamentale per costruire una politica basata su dialogo, riforme concrete e pragmatismo», dicono da Gel.«Ma bisogna convincere soprattutto gli astenuti, quel 46% di persone che non votano perché rifiutano la politica, vista spesso come un male; ma è qui che dobbiamo intervenire noi con il nostro movimento comunicando in maniera differente ed innovativa, per far comprendere che un nuovo modo di fare politica è possibile, meno opportunista. Una politica che parli alle persone come cittadini e singoli individui, non come semplici elettori».
«Siamo qui per dimostrare che il centro non è un luogo di compromesso, ma un'opportunità per rispondere alle vere esigenze dei cittadini», conclude Luigi Filippo Daniele, coordinatore del movimento.
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