Fuochi fatui, una scommessa già vinta

Domani e sabato il festival di musica e arte nel castello di Alboino, un palco per i creativi feltrini

FELTRE. Sarà anche una scommessa, o forse una prova di incoscienza, organizzare un festival di musica e arte in un mese. Ma Fuochi Fatui, domani e sabato nel cuore della città vecchia, ha già centrato un paio di obiettivi, prima ancora che le luci si accendano sulle videoinstallazioni e sul palco dei concerti: restituire il castello di Alboino alla città e mobilitare i creativi feltrini, frustrati da anni di triste far niente. Il programma, in questo senso, è quasi secondario. E gli organizzatori - raggruppati nell’associazione Visoni - scaramanticamente lo ammettono, etichettando il festival con il numero zero, come una prova di quello che verrà. Eppure in un mese o poco più, di impegno per organizzare questa due giorni di musica e arte ne è stato messo tanto, con professionalità e abilità mobilitate per il solo e sano piacere di fare una cosa nuova, che promette di essere dirompente. Le due torri dell’antico castello - che una volta erano ponte di trasmissione, con i loro segnali di fuoco, tra vallata e montagne - saranno tele d’eccezione per le proiezioni dei lavori di otto artisti. Oppure, se preferite, saranno facciate da affrescare per poche ore, come i palazzo più belli del centro storico, per poi tornare allo stato originario. E intorno, in questa festa di creatività quasi spontanea, di energia liberata, la musica di sei band, che si alterneranno nelle due serate, completando così quella che l’organizzazione annuncia come una «suggestione per gli occhi e per le orecchie».

Varrà la pena esserci, fin dall’inizio di domani alle 18.30: un aperitivo scientifico, ovvero una lezione di fisica o di chimica o di chissà cos’altro, semplice e accattivante, da ascoltare sorseggiando. Poi alle 20 le prime proiezioni sulle torri e quindi la musica dei So.lo, sei Rotorvator e dei Forensick. Sabato si va avanti con lo stesso programma, ma band diverse: i Froz (3 is a crowd), Unòrsominore e Three in one gentleman suit. Comunque vada, quelli dell’associazione Visoni promettono che non finirà così, che ci sarà un seguito, prima o dopo. E intanto ringraziano l’amministrazione che si è dimostrata sensibile e attenta: non ha concesso un solo euro, ma tutta l’assistenza necessaria. Alle spese hanno contribuito gli sponsor, tanti negozi della città che hanno creduto nel progetto. Informazioni su fuochifatuifestival.it. (cric)

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