Fuochi d’artificio, formalizzato il divieto senza eccezioni
CALALZO. No a botti e fuochi nella notte di Capodanno.
Il sindaco di Calalzo, Luca De Carlo, lo aveva annunciato sui social network e lo ha poi ufficializzato con un’ordinanza di giovedì scorso. Un’ordinanza che istituisce il divieto di accensione di petardi, razzi, fuochi artificiali, falò, oltre allo sparo di mortaretti e prodotti simili.
«Avverto gli spiriti partenopei che, anche a causa delle condizioni meteo, i botti di fine anno (tutti, compresi quelli più banali) sono vietati. Senza deroghe di orario», scrive il primo cittadino su Facebook. «L’ordinanza è stata trasmessa alla Prefettura perché le forze dell’ordine provvedano alle eventuali sanzioni».
Il provvedimento del sindaco si rifà alla nota del dipartimento di Protezione civile della Regione, datata 19 dicembre, con la quale viene comunicato lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi, visto il perdurare del periodo di siccità.
«Vietare l’accensione di fuochi liberi, falò, petardi, razzi, fuochi artificiali e simili è quindi una doverosa misura cautelare per la tutela e l’incolumità di cittadini e territorio», fa presente De Carlo. «Il divieto vale per tutti. E riguarda quindi sia aree pubbliche che private».
Con l’ordinanza gli agenti delle forze dell’ordine sono incaricati di far osservare quanto prescritto. I trasgressori saranno puniti con una sanzione amministrativa.
De Carlo ricorda che, fino al Capodanno 2014-2015, nel suo Comune era stata lasciata aperta una “finestra” tra le 23.45 e mezzanotte e mezza. Come accaduto per lo scorso Capodanno, anche per quello di quest’anno è invece necessario considerare che le condizioni di siccità rendono doveroso il provvedimento di divieto. Sul “tavolo” ci sono quindi il fattore ambientale, la necessità di garantire la sicurezza e la prevenzione di pericoli per persone e cose. Insomma, la tutela del territorio in senso ampio.
«Non dimentichiamo che i botti sono estremamente dannosi anche agli animali», chiosa De Carlo. «L’ordinanza è stata pubblicata sulle bacheche del Comune e nei luoghi pubblici ed è stata inviata alle forze dell’ordine, che vigileranno nel corso della serata e della notte per assicurarsi che venga rispettata. Chi la trasgredirà sa che lo farà a proprio danno». (m.r.)
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