La funivia Lagazuoi diventerà cabinovia: maggiore stabilità con il sistema trifune
Trasporterà fino a 1.484 persone/ora rispetto alle 936 attuali. Chiesta la verifica per la valutazione d’impatto ambientale

La società Lagazuoi spa ci riprova e presenta alla Provincia una seconda domanda per la valutazione di impatto ambientale sul progetto di sostituzione della funivia “Falzarego-Lagazuoi” F24 con una cabinovia 3S (trifune) ad agganciamento automatico, dotata di cabine da 35 posti.
I dettagli sul progetto
Il progetto prevede l’ammodernamento della linea funiviaria esistente tramite un nuovo impianto con diversa e più moderna tecnologia. Si tratta della sostituzione della attuale funivia con una cabinovia ad agganciamento automatico sullo stesso tracciato e con un aumento di portata da 936 persone/ora a 1.484 pari quindi a 548 persone in più ogni ora.
I sistemi multifune garantiscono una maggiore stabilità al vento e permettono di avere campate che superano i 3.000 metri, risultando così ideali su tracciati molto esposti e con notevoli dislivelli. I veicoli possono essere rallentati nelle stazioni o persino arrestati del tutto grazie alle recenti tecnologie, per rendere l’imbarco e lo sbarco dei passeggeri ancora più sicuro.
Il tracciato del nuovo impianto insisterà sulla vecchia linea funiviaria, con leggere modifiche nei punti di arrivo e partenza per mantenere le attuali stazioni di valle e di monte poiché «esse ospitano molte altre funzioni necessarie alla gestione sia dell’impianto che dell’area sciabile, oltre a quelle di comando e controllo dell’impianto stesso», si legge nella relazione presentata alla Provincia.

La storia
La funivia Falzarego-Lagazuoi F24 venne costruita una prima volta negli anni 1962-64, fu poi completamente ricostruita tra l’estate e l’inizio inverno del 1987 (dopo l’incidente avvenuto nel mese di luglio dello stesso anno quando un aereo dell’Aeronautica militare italiana tranciò con l’ala la fune traente, fortunatamente non ci furono vittime).
«I lavori di revisione e ammodernamento per la revisione generale ventennale sono stati sviluppati in più fasi a partire dalla primavera 2009 e sono stati seguiti da più prove funzionali fino al 2011», aggiunge la relazione tecnica. «L’Ustif competente ha quindi stabilito la data del dicembre 2009 quale data di riferimento per le successive revisioni dell’impianto. La funivia Falzarego-Lagazuoi è stata autorizzata all’esercizio nel 1988 con una portata teorica massima di 936 persone/ora. Gli interventi realizzati in fase di revisione ventennale hanno portato ad una portata di 885 persone/ora, minore di quella autorizzata nel 1988».
Necessità di cambiamento
La funivia si trova al momento nel 35esimo anno di esercizio. A seguito dell’evoluzione tecnologica avvenuta negli ultimi anni, oggi il gestore fa molta fatica a trovare i ricambi per le componenti elettromeccaniche e elettroniche.
«Questa situazione si aggraverà nei prossimi anni e già ora si prevedono nuove difficoltà in vista della seconda revisione ventennale prevista per l’estate 2029. A quel punto, la funivia e i suoi componenti avranno effettuato 40 anni di esercizio e, pur in previsione di una sostanziale sostituzione dei componenti in modo da garantire la sicurezza del trasporto, la tipologia di impianto e i suoi limiti oggettivi non potranno essere modificati».
Il problema del vento
Una delle caratteristiche negative dell’impianto attuale è l’eccessiva sensibilità al vento dovuta dalla presenza di una sola fune portante e dalla dimensione delle cabine da 50 posti, che offrono una elevata resistenza al vento.
La cabina si inclina molto in presenza di vento trasversale e si rende necessario sospendere l’esercizio anche in presenza di vento di intensità ridotta che non ha conseguenze per altre tipologie di impianto. Nella passata stagione invernale la funivia ha accumulato 14 giorni di chiusura della linea a causa del vento.
La società concessionaria ha ritenuto quindi opportuno analizzare la fattibilità tecnica ed economica per il rifacimento della linea funiviaria con una tipologia di impianto più moderno e coerente con l’evoluzione tecnologica attuale per garantire la continuità del servizio. —
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