Frezza: «Era nostro socio ormai da tantissimi anni»

BELLUNO. Più che un'associazione una grande famiglia. Come spesso accade, condividere una passione porta a costruire legami strettissimi tra le persone. La passione per il volo legava Bruno De Dea all'aeroclub, sconvolto dalla perdita di un amico, oltre che di un socio. «Bruno era socio da tantissimi anni, una ventina almeno», racconta il presidente, Francesco Antonio Frezza. «Aveva fatto il corso per ottenere il brevetto qui e partecipava sempre volentieri alle nostre attività».
Sono un centinaio i soci dell'aeroclub di Belluno, custode e gestore dell'aeroporto Arturo Dell'Oro. «Questa struttura è una grande risorsa per la città di Belluno», continua il presidente. «Sia perché offre a chi ha la passione per il volo la possibilità di soddisfarla, sia perché permette ai bellunesi di fruire di uno spazio verde aperto e accessibile a chiunque, in cui portare i bambini, fare delle passeggiate, conoscere il mondo del volo sportivo». L'Arturo Dell'Oro, infatti, è un aeroporto civile non commerciale, non soggetto a tutti quei vincoli che ne impedirebbero la completa fruizione. «Ma è anche molto poco conosciuto dai bellunesi», continua Frezza. Per questo l'aeroclub organizza ogni anno diverse manifestazioni, che consentono anche di diffondere le attività che l'associazione svolge:
«Puntiamo a far conoscere lo sport del volo, che a Belluno si può praticare e che conta già tanti appassionati», prosegue il presidente. Molti si sono formati al Dell'Oro, dove c'è una scuola di volo riconosciuta dall'Enac. «Formiamo più o meno sei piloti di volo a vela (in aliante, ndr) ogni anno, e una decina di piloti per ultraleggeri. Da qualche anno sono diminuiti i piloti di volo a motore, perché è uno sport costoso e praticato solo da chi vuole intraprendere una carriera in questo settore».
I soci si occupano della gestione dell'aeroporto: raccolgono le tasse aeroportuali per conto di Enac, rispondono alla radio, fanno servizio segreteria e sfalcio. «Ci suddividiamo i compiti, anche per questo è importante essere numerosi», precisa Frezza. «I soci sono cresciuti molto negli ultimi anni, adesso il numero tiene, ed è già un dato positivo se si considera la crisi che c'è». L'aeroclub si promuove tra gli appassionati e non, per esempio in manifestazione come “Sport in piazza”, per avvicinare anche i bambini al volo, e il volo a vela attira amanti di questa specialità anche da fuori Regione e da oltre i confini italiani: «La vocazione di questo aeroporto è il volo sportivo, non abbiamo nessuna ambizione di trasformarlo in qualcos'altro», conclude Frezza. Regno di piloti, paracadutisti (Associazione paracadutismo Belluno, circa 60 soci) e appassionati di parapendio (Volo alto Serva). (a.f.)
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