Frana sopra Chiapuzza, canalone pieno

SAN VITO. La Regola di Chiapuzza e Costa segnala agli enti competenti lo stato in cui versa la frana del Jaron dei Ross nel Comune di San Vito di Cadore. Ieri mattina il presidente della Regola di Chiapuzza e Costa, Edoardo De Vido con l'ex presidente e il segretario, si è recato in comune e ha consegnato al sindaco Andrea Fiori la documentazione raccolta, che è poi stata inviata anche agli enti competenti sovra comunali.
Dopo le intense precipitazioni sia nevose che piovose dei giorni scorsi, soprattutto i temporali di domenica e lunedì, si sono infatti verificati dei movimenti di materiale sulla parte sommitale del ghiaione.
Il ghiaione dei Ross, che si trova sopra l'abitato di Chiapuzza, è stato oggetto di alcuni interventi di messa in sicurezza nel corso degli ultimi anni. «A nostro avviso», spiega De Vido, «la situazione attuale evidenzia la non piena funzionalità delle opere in quanto il canalone principale, che dovrebbero convogliare verso ovest i movimenti franosi, è completamente saturo di materiale, impedendone il deflusso. L’intervento di rimodellazione e pulizia del canalone, eseguito nel 2010, risulta quindi vanificato. L’imponente muraglione di contenimento, alto circa una decina metri, del canalone è inoltre quasi completamente scoperto e sospeso, e secondo noi, non idoneo al contenimento o alle deviazione di eventuali movimenti franosi. L’intervento di rinforzo del muraglione del 2010 e del 2011 tramite accumulo di materiale sul lato verso l’abitato di Chiapuzza risulta pertanto completamente vanificato».
La Regola di Chiapuzza e Costa, sebbene non competente in materia, è già intervenuta in passato a sue spese per evitare che eventuali frane potessero scendere verso valle. «Nel 2011», ricorda il presidente, «è stato richiesto dalla Regola di Chiapuzza, ed interamente finanziato dalla stessa, un intervento sul secondo canalone, e solo grazie a tale opera, progettata dalla Provincia, è stato possibile convogliare verso ovest il movimento di materiale litoide dei giorni scorsi, impedendone il riversamento lungo i pendii sovrastanti l’abitato di Chiapuzza. Questo intervento è stato straordinario, ovvero non ripetibile, in quanto un ente privato, come è la Regola, ha provveduto al finanziamento di un opera di difesa idrogeologica per la pubblica sicurezza e l’incolumità dell’abitato di Chiapuzza. Ora abbiamo pertanto deciso di segnalare agli enti competenti come stanno le cose per far sì che si possano prendere i provvedimenti necessari».
Il primo lavoro che si dovrà infatti fare è quello di ripulire il canalone dai detriti discesi in abbondanza e di mantenere costantemente vuoto lo stesso per evitare che con fenomeni temporaleschi intensi nel tempo la ghiaia si riversi verso sud, ossia verso l'abitato di Chiapuzza. Si dovranno poi realizzare gli interventi già previsti dalla Regione, per mitigare definitivamente il rischio frana.
Alessandra Segafreddo
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