Fotocopia alla frontiera condannato a una multa
CESIOMAGGIORE
Una fotocopia ed è nei guai. Un imprenditore cesiolino è finito in tribunale e dovrà pagare una multa, perché dopo aver subito il furto della carta d’identità si era arrangiato con un fac-simile, che aveva provveduto a plastificare. Tutto tornava, salvo che non era un documento genuino.
Giuliano Budel viaggia molto, soprattutto per motivi di lavoro ed è alla frontiera tra la Slovenia e la Croazia che la polizia di frontiera si è accorta del fatto che quel documento non era regolamentare. I controlli sono sempre puntuali. La persona ritratta nella foto era lui e anche i dati anagrafici corrispondevano, ma non si trattava dell’originale. Era una copia ed è stata sequestrata. Nessun problema, invece, per la patente di guida, che era quella regolarmente conseguita e non ha dato problemi.
Budel è diventato imputabile per la legge italiana di due reati: falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in certificati o autorizzazioni amministrative e falsità materiale commessa dal privato. Nell’udienza di ieri mattina, davanti al giudice Riposati, il pubblico ministero Gulli ha chiesto e ottenuto la condanna a una multa di 5 mila euro, malgrado il tentativo di arrivare a una soluzione diversa da parte del difensore Tonion. —
G.S.
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