Fonzasino gira il mondo in Panda

Con l’utilitaria del 2002 il commerciante di legname Flavio De Zordi ha già attraversato l’Europa

FONZASO. Il giro del mondo in Fiat Panda verde acqua. C’è già qualche pagina scritta nella storia avventurosa del ventottenne Flavio De Zorzi, commerciante di legname di Fonzaso, da due anni viaggiatore per caso.

Una mattina si è svegliato e ha deciso di sedersi in quel “pandino” serie 2002 con 86 mila chilometri, comprato a una conoscente che stava per rottamarlo, e di metterlo in moto per scoprire l’Europa. Partendo dal Regno Unito.

«Ci ho fatto il primo giretto in Toscana di 1100 chilometri, poi sono caduto in una brutta malattia, ma appena ne sono uscito ho sentito il bisogno di partire», racconta con gli occhi brillanti, «ho guardato il mappamondo assieme a mia figlia Micaela di 7 anni e insieme abbiamo deciso che avrei cominciato da Londra».

Nemmeno il tempo di dirlo che in 3 giorni e 3500 chilometri è arrivato fin sotto il Big Ben, uno spettacolo che gli si è incastonato nel cuore: «Guidavo continuamente, dormendo dove capitava e solo per il tempo necessario». Un impulso irrefrenabile lo spingeva, una voglia di conquista e di superamento continuo dei suoi limiti.

Il secondo viaggio è stato per Capodanno in Irlanda, questa volta assieme a un amico per andare a trovare una conoscente, a Galway: «Abbiamo attraversato la Francia passando per una grande nevicata e giunti a Parigi ci siamo avvicinati alla Tour Eiffel, ma senza fermarci. In Normandia abbiamo preso il traghetto per l’Irlanda del Sud».

Girata tutta e ripassati per Londra, tappa immancabile, Flavio e l’amico si sono imbarcati per l’Olanda: «abbiamo visitato Rotterdam e Amsterdam. Siamo tornati a casa dopo 11 giorni, ma soltanto perché avevamo finito i soldi, sennò saremmo arrivati ad Oslo».

A gennaio di quest’anno si è rimesso in strada raggiungendo Edimburgo in meno di 48 ore, di cui molte passate in mare. Girata la capitale della Scozia, è arrivato su fino a Inverness, nel nord, per trascorrere la notte proprio là, in riva al lago di Lochness. Dopo la seconda notte all’addiaccio sulle sponde dell’oceano Atlantico, è approdato a Nottingham. «Mi sono addentrato nella foresta di Robin Hood», esclama, «per strada ho incrociato il famoso circuito di Silverstone». In tutto più di 6500 chilometri (oggi la Panda ne ha 120 mila).

«Il mondo va visto centimetro per centimetro, passando le frontiere e affrontando i normali problemi del viaggio, come della vita», sostiene.

Francesca Valente

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