Fiori dà scacco a Caruzzo con De Bon

SAN VITO. San Vito saluta il commissario. Con il 56,08% di preferenze, Franco De Bon, candidato della lista “Nuova Generazione”, batte l’esponente di “San Vito Futura” Emanuele Caruzzo. I sanvitesi hanno dimostrato di volere una vera amministrazione e l'affluenza lo testimonia: al voto il 64,57% degli elettori, la percentuale più alta di tutti i Comuni bellunesi.
De Bon, 61 anni, in pensione dopo aver lavorato 28 anni in Provincia, vive a Belluno, ma è legato a San Vito sin dall'infanzia, dato che sua madre è sanvitese. «Sono contentissimo», ammette il neo sindaco, «ho una squadra entusiasta e questo esito significhi che lavorare in gruppo premia. Ho accettato di mettermi in gioco, per la prima volta in politica, perché amo San Vito. In un altro Comune avrei rifiutato. Metterò a disposizione del paese l’esperienza che ho maturato in Provincia».
Deus ex machina della lista di De Bon e della sua vittoria è stato l'ex sindaco Andrea Fiori, che ha ottenuto 113 preferenze personali. Fiori ha contattato tutti i componenti della lista, ha stilato il programma e ha chiesto a De Bon di candidarsi a sindaco. «Siamo soddisfatti di questa vittoria», ammette Fiori, «ho subito chiamato Franco, che è fuori provincia, per dargli il responso delle urne. Non abbiamo avuto tanto tempo per far conoscere le nostre idee, ma i sanvitesi hanno ritenuto credibile il nostro progetto e ci hanno votato. L'alta affluenza alle urne è un segnale evidente che la gente voleva un'amministrazione comunale. Un segnale che dovrebbe far riflettere chi lo scorso anno ha criticato le persone che non sono andate a votare».
«Adesso», prosegue Fiori, «lavoreremo per il paese con entusiasmo. Il primo passo da fare è trovare un segretario comunale e un ragioniere. Ci confronteremo con i Comuni limitrofi che ne sono sprovvisti, per capire se è possibile rivolgersi alla stessa persona».
Spazio anche alla fusione dei Comuni, «perché è una scelta che riteniamo improrogabile. Un passo che va fatto in tempi brevi altrimenti, se dovesse essere imposta dall'alto, non arriveranno risorse da investire sul territorio».
«Tra i primi obiettivi», conclude Fiori, «c'è la cessione delle quote della società Scoter detenute dal Comune. Dovremo muoverci seguendo gli obblighi di legge, ma anche tutelando la valenza turistica e sociale che la ski area ha per il paese».
Non ce l'ha fatta di nuovo Caruzzo. La scorsa primavera non riuscì a battere il quorum e stavolta cede il passo a De Bon: «Noi ci abbiamo provato», ammette Caruzzo, «ci siamo messi a disposizione del paese anche quando non c'era nessuno disposto a farlo, poi sono i cittadini a scegliere. Ne prendiamo atto. Personalmente ho chiamato sia il nuovo sindaco De Bon che Fiori e mi sono congratulato con loro. Ho garantito la mia collaborazione, con la speranza che la mia proposta venga accolta. Anche noi, infatti, possiamo dare un contributo per lo sviluppo del nostro paese».
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