Figlio alcolizzato violento con sua madre Appello per un aiuto

FELTRE

È una brutta storia di violenza domestica alimentata dall’abuso di alcool, quella che coinvolge una madre alle prese con un figlio etilista che alza le mani e la sbatte fuori di casa. A fronte di una mancata volontà di farsi aiutare da parte del trentenne, servizi sociali e forze dell’ordine sono da anni impotenti. A descrivere la triste situazione che coinvolge questa famiglia alla quale è stata assegnata una casa popolare, è un amico del giovane che prende, in maniera accorata, le difese della madre per poterla mettere al sicuro. E per lei chiede, sia con mail inviata al nostro giornale che sui social, un aiuto sia finanziario che materiale, come la disponibilità di un posto letto, dato che la donna spesso viene pestata dal figlio e si trova in mezzo alla strada.

“Scrivo a nome di una madre disperata che vive con il figlio alcolizzato che non vuole smettere di bere e non vuole essere curato”, premette l’amico Luca. “Il figlio si sente solo, ha bisogno urgentemente di assistenza. I carabinieri non fanno nulla perché il ragazzo non è aggressivo. In ospedale e al Sert gia lo conoscono e non vuole andare perché non vuole essere curato ma sta molto male. Sua madre è disperata e non sa piu cosa fare per poterlo aiutare perché diventa anche aggressivo nei suoi confronti se non gli compera il vino. La madre avrebbe bisogno anche di un posto letto dove andare a dormire quando il figlio la caccia di casa. Lei non vuole lasciarlo solo perché non sta bene e ha paura che gli succeda qualcosa. Hanno bisogno urgentemente anche di un idraulico e di qualcuno che possa tenere il cane. Loro non lavorano, vivono in una casa dell’Ater zona Pasquer di Feltre. Chiedo a qualcuno che possa chiamare la madre per poterla aiutare perché non c’è nessuno che l’aiuta. Scusatemi lo sfogo ma la situazione è seria. Mi dispiace molto perché il figlio se non beve è molto bravo come ragazzo ma ha conosciuto persone sbagliate che gli hanno fatto riprendere a bere e lui non regge l’alcool. Mi affido a qualcuno che lo possa aiutare”.

Dal dibattito animato su Fb, si intuisce che la famiglia è problematica, ed è conosciuta come tale, e che questa situazione non è nuova. Ma gli utenti di Fb, alcuni dei quali anche addetti ai lavori in ambito sociale e sanitario, non si tirano indietro né nell’inquadrare il problema dell’alcolismo e delle sue terribili implicazioni sugli altri, né nel suggerimento di alcune ipotesi per alleggerire questa tensione domestica nella quale non possono essere esclusi rischi gravi per le persone più deboli coinvolte. Fra queste ipotesi, c’è quella di chiedere un intervento dal giudice tutelare per l’obbligo di cura del giovane alcolista, visto che tutti gli altri tentativi già esperiti non avrebbero prodotto alcunché.

Ma è prioritario, secondo quanto emerso dal dibattito virtuale, mettere al sicuro la madre. Si suggerisce infatti di contattare i centri antiviolenza e di trovare una sistemazione alla donna per allontanarla dalle vessazioni e dalle crisi di violenza del figlio. Per chi volesse interessarsi alla vicenda, la redazione può fornire un contatto con la donna, che si chiama Daniela. —

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