Fibra ottica in tutte le scuole di Belluno. Ma la Gabelli rischia di restare sconnessa

Problemi burocratici frenano l’istituto riaperto da un anno: «I lavori sono stati fatti, ma nella sede provvisoria al parco»

Marcella Corrà
La scuola Gabelli il giorno della riapertura dopo il lungo lavoro di restauro, a settembre dell’anno scorso
La scuola Gabelli il giorno della riapertura dopo il lungo lavoro di restauro, a settembre dell’anno scorso

Entro fine estate la fibra ottica coprirà tutte le scuole di Belluno, dall’infanzia alle medie. Molti edifici erano stati dotati già negli anni scorsi del fondamentale collegamento internet, altri si stanno aggiungendo in questi mesi estivi, prima di settembre.

È un programma di lavoro, ma è nello stesso tempo anche una speranza, perché tutto vada a buon fine e che non sorgano intoppi. Tutte le scuole avranno la fibra, ma forse ci sarà una eccellente esclusione, la scuola simbolo di Belluno, le Gabelli.

Per risolvere l’inghippo, in parte burocratico, si sta lavorando molto nell’Istituto comprensivo 3, quello che comprende le scuole dell’infanzia Cairoli, Levego e Visome, le elementari Gabelli, Badilet, Borgo Piave e Castion e la media Zanon di Castion e che è diretto dalla professoressa Teresa Scimonello.

IL CASO GABELLI

La fibra ottica sta arrivando nelle scuole italiane grazie al progetto “Piano scuola” del ministero, partito un paio di anni fa e finanziato con un fondo di 400 milioni. Dei progetti e dei lavori per il Veneto si occupa direttamente il Ministero, che si fa carico anche dell’attivazione e della manutenzione per cinque anni.

Uno dei primi lavori realizzati a Belluno è stato proprio quello alle Gabelli, ma nella sede provvisoria del Parco Città di Bologna, dove quindi la fibra ottica è già attiva. Per il Ministero le Gabelli sono a posto, il servizio è attivato.

Peccato che l’anno scorso a settembre gli alunni siano tornati nelle sede storica vicino alla stazione, completamente ristrutturata. Per tutto quest’anno scolastico le Gabelli sono rimaste non solo senza fibra, ma anche senza internet.

«È un bel problema», ammette la dirigente scolastica. Si tratta sia di un problema burocratico, sia di un problema di collegamento internet, quindi di lavori da eseguire.

 «Ce la faremo, ci voglio credere, ma non sono ottimista», è il commento della professoressa Scimonello, mentre tutto il personale scolastico è impegnato negli scrutini e negli esami di fine anno. Ci sono davanti le ferie estive e c’è la burocrazia italiana: due ostacoli non da poco.

LE ALTRE SCUOLE DEL COMPRENSIVO 3

La fibra ottica è già attiva nelle scuole di Borgo Piave e Levego, nella media Zanon e nell’edificio del Parco Bologna. Sta arrivando proprio in questi giorni agli asili di Visome e Cairoli che è ora ospitato al piano terra delle Gabelli restaurate. E stanno cominciando i lavori a Badilet.

L’Istituto comprensivo 3 sta vivendo un vero e proprio risiko, con spostamenti di classi e intere scuole. Le primarie di Badilet e di Borgo Piave, infatti, stanno per traslocare al Parco Città di Bologna, a causa dell’inizio di lavori di miglioramento sismico dei due edifici: Badilet ha circa 100 studenti con sei classi, Borgo Piave circa 60 in quattro classi.

Tutti questi alunni andranno al Città di Bologna (dove troveranno la fibra ottica, tra l’altro). Dal parco si sposteranno i bambini della primaria di Castion, che torneranno nella loro sede completamente ristrutturata.

GLI ALTRI COMPRENSIVI

L’Istituto comprensivo 1, diretto dalla professoressa Antonella Pacieri, è formato da due scuole dell’infanzia, Mier e Mussoi, da quattro primarie, Chiesurazza, Bolzano Bellunese, Giamosa e Mussoi e dalla Media Ricci. «Le nostre scuole che non avevano ancora la fibra ottica», spiega la dirigente, «erano quelle di Chiesurazza, Bolzano Bellunese e Giamosa, dove i lavori sono in partenza. Le altre sono tutte già in regola con il piano del Ministero».

Nell’Istituto comprensivo 2 (diretto da Bruna Codogno), solo la primaria di Fiammoi e l’asilo di Sopracroda sono senza fibra ottica. Qui si sta lavorando per completare l’offerta internet.

L’IMPORTANZA DELLA FIBRA

Ma serve davvero la fibra ottica a scuola? Non solo serve, è fondamentale: basti pensare alle lavagne Lim (in cui si possono proiettare filmati e altri oggetti multimediali oppure salvare una lezione svolta sul computer per riutilizzarla in seguito), al registro elettronico, ai lavori di segreteria, alle pec, alle video conferenze, senza dimenticare la didattica a distanza. Con un collegamento internet normale si fa poco o nulla di tutto questo o lo può fare solo uno o due utenti alla volta, non tutte le classi o tutti gli studenti.

Finora il collegamento internet veniva pagato dal Comune, ora per cinque anni la spesa è a carico del ministero. E poi? «Ci penseremo tra cinque anni», commenta la dirigente Pacieri.

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