Fiamme dolose dietro la centrale di Soverzene
Due inneschi distinti sul Col de la Caora visibili da Belluno I Servizi forestali regionali hanno impiegato l’elicottero

SOVERZENE. Fiamme sul Col de la Caora, ieri a metà mattina: due focolai ben distinti si sono sviluppati a una quota tra i 500 e i 600 metri sopra e dietro la centrale di Soverzene; l’impianto elettrico non è stato interessato.
Le due ampie nuvole di fumo erano ben visibili dal centro di Belluno, guardando in direzione nord la vallata del Piave, verso Longarone.
Si tratta molto probabilmente di due incendi di origine dolosa: difficilmente l’area di faggi e altra vegetazione avrebbe potuto prendere fuoco da sola, considerata la giornata soleggiata e fredda e soprattutto il fatto che lassù in auto non ci si arriva proprio.
Difficile recarsi fin lì a piedi anche per le squadre antincendio, quelle dei Servizi regionali in particolare, e dei vigili del fuoco, che hanno optato per lo spegnimento dall’alto con un elicottero.
Le operazioni sono andate avanti fino a sera: spenti i roghi che si sono estesi per poco più di un ettaro; volontari e servizi forestali regionali hanno effettuato la bonifica dei luoghi per evitare che l’incendio potesse rianimarsi in maniera del tutto autonoma, magari per qualche colpo di vento.
Tre ore di intervento per una ventina di operatori, che sono stati mobilitati sopra Col de la Caora: lo spegnimento è avvenuto grazie al lavoro di un elicottero dell’Unità organizzativa forestale est regionale dei Servizi forestali, insieme con operatori forestali e con i volontari del gruppo Soverzene (il gruppo di protezione civile), poi i carabinieri forestali e i vigili del fuoco (in tutto quattro operatori regionali, due tecnici regionali, cinque volontari, due carabinieri forestali e quattro vigili del fuoco a terra).
Nel pomeriggio si stavano ultimando le fasi di bonifica a terra e con il mezzo aereo, di fatto comunque i due roghi erano stati spenti.
I carabinieri forestali hanno effettuato i primi accertamenti e già che siano stati due inneschi diversi fa pensare che l’incendio non sia accidentale, bensì doloso. Ad aprile si era sviluppato un analogo incendio, più o meno nello stesso punto. Sono in atto indagini.
(cri.co.)
Argomenti:incendio
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