Festa Big Up, sei minorenni ubriachi in ospedale
Adolescenti ubriachi in ospedale, la polizia spegne tutto a mezzanotte

Villa Montalban a Safforze Qui a fianco bottiglie di birra e di votka abbandonate sul prato attorno allo storico edificio Inoltre tanti bicchieri rotti e sacchetti abbandonati
BELLUNO. Sei minorenni in ospedale, ragazzini ubriachi soccorsi dal vicinato, un'intera frazione nel caos per tutta la sera. E' finita male la festa "Big Up" organizzata sabato a Villa Montalban, dove il concerto di musica elettronica è stato bloccato due ore prima del previsto perché la situazione, all'esterno del tendone, era ormai fuori controllo. «Una delusione», è il bilancio degli stessi promotori. La festa, programmata e autorizzata dal Comune dalle 17 alle 2, si è svolta sotto un capannone allestito nel prato della villa, con la presenza di 15 tra dj e gruppi per lo più provenienti da fuori, anche da New York, ma non tutti hanno potuto suonare per la chiusura anticipata del party. Sul numero di presenze c'è la consueta guerra di numeri: gli organizzatori dell'Electra Sound Agency affermano che gli ingressi reali al tendone sono stati circa 400 e che fuori c'erano altre mille persone, ma è probabile che fossero molte di più. «Non sono nemmeno venuti alla festa», dicono gli organizzatori, «sono arrivati a Safforze, si sono procurati da bere roba forte nei negozi e sono rimasti lì attorno a ubriacarsi senza entrare». Il party costava 15 euro, senza consumazione «che è un'istigazione a bere», spiegano ancora. «All'ingresso chiedevamo i documenti e a seconda dell'età facevamo un timbro, così i baristi sapevano cosa dare a ognuno. Inoltre c'erano otto buttafuori che controllavano il perimetro della villa». Ma non è bastato. Testimoni raccontano di ragazzini, età media 15 anni, che appena arrivati a Safforze sono andati al supermercato a comprare zainetti interi di super alcolici. La prima a sentirsi male, portata via dall'ambulanza, è stata un'adolescente praticamente priva di sensi. Alle 18.30 c'era già gente che vagava per il quartiere in condizioni decisamente poco sane. Durante la serata almeno sei ragazzini sono finiti al pronto soccorso del San Martino con tasso alcolico ben oltre i 2 mg (il limite è 0,50), alcuni di loro hanno passato la notte lì assistiti da mamme con l'aria rassegnata. A Villa Montalban sono arrivati i carabinieri, la polizia e la polizia municipale. «Alle 23 abbiamo fatto chiudere i chioschi», spiega il comandante dei vigili Gustavo Dalla Cà, «ma la situazione non migliorava e a mezzanotte abbiamo detto di spegnere tutto». A quel punto uno degli organizzatori è salito sul palco annunciando la fine della festa, usando parole che volevano far capire quan'era degenerata la cosa: «Uno dei dj si è sentito male, qualcuno deve avergli messo della droga nel bicchiere». Anche il dj è finito in ospedale, ma sta meglio, impossibile sapere cosa gli abbiano rifilato. «Non è colpa degli organizzatori», dice il comandante Dall Cà, «che sono stati molto collaborativi e ci hanno rimesso. Tantissimi ragazzini hanno comprato gli alcolici al supermercato ed erano ubriachi e senza limiti fin dal pomeriggio». Un'assoluzione autorevole. «Siamo fortemente delusi dai giovani bellunesi e credo che non faremo più feste a Belluno», dicono quelli dell'Electra Sound Agency. «Non vogliamo certo fare i moralizzatori, ma c'è modo e modo di bere. Proponiamo eventi all'avanguardia e ci poniamo in rapporto di amicizia, ma qui certe cose non funzionano». Quella di sabato non era la prima festa Big Up organizzata a Belluno: nell'ultimo anno ce ne sono state altre quattro al Rio Cavalli e al Mivida, ma non erano mai arrivate a questi livelli. In ogni caso non si prevedono conseguenze, nè sanzioni a carico di nessuno.
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