Ferrata Dibona, le alternative ci sono

Dopo la chiusura dell’ovovia, Enrico Ghezze spiega come continuare a raggiungere il tracciato

CORTINA. Dopo la chiusura della storica ovovia Valgranda – Forcella Staunies, Cortina Cube, la società che gestisce le ski aree di Cristallo, Faloria e Mietres, invita gli escursionisti a percorrere lo stesso la ferrata Dibona.

«Rimangono due buone possibilità di percorrere in giornata e senza eccessivi dislivelli», sottolinea Enrico Ghezze, amministratore di Cortina Cube, «uno dei due tratti in cui il sentiero attrezzato Ivano Dibona è suddiviso».

Il sentiero Dibona è notoriamente uno dei più spettacolari e ben conservati percorsi di guerra in cresta di tutte le Dolomiti ed uno dei più frequentati di Cortina e del Parco delle Dolomiti d’Ampezzo.

«Per accedere a entrambi i percorsi», spiega Ghezze, «si sale in seggiovia a Sonforcia da Rio Gere, dove c’è un ampio parcheggio gratuito e si imbocca il sentiero che, aggirando a monte l’Alpe di Padeon, conduce alle Forcelle Bassa e Alta del Forame, dove va ad innestarsi nel sentiero Dibona a circa metà sviluppo. Continuando a salire verso destra, si percorrono le cenge del Vècio del Forame e della Cresta Bianca (2932 metri), per scendere al Bivacco degli alpini e alla Forcella Grande. Da qui è possibile ritornare direttamente a Sonforcia scendendo l’ampio ghiaione meridionale, oppure scendere, più lungamente, a Cimabanche, lungo la Val Pra del Vecia».

«Vi è anche la possibilità di percorrere l’ultimo e spettacolare tratto sommitale del sentiero Dibona», continua Ghezze, «da Forcella Grande a Forcella Staunìes, cavalcando la cresta del Cristallino d’Ampezzo (3008 metri) con il famoso ponte sospeso e scendendo poi per il ghiaione meridionale di Staunìes a ricongiungersi a Sonforcia. Il tratto superiore del sentiero Dibona costituisce un itinerario ad anello con base a Sonforcia e comporta un dislivello complessivo in salita inferiore ai 1000 metri; la durata dell’escursione è di 5-6 ore».

«Se da Forcella Bassa», conclude, «si scende verso sinistra si scavalcano le creste dello Zurlon e del Col dei Stonbe, per poi scendere a serpentina nella bassa Val Padeon e ad Ospitale. Percorrendo il tratto inferiore del Sentiero Dibona il dislivello in salita si riduce a circa 500 metri; la durata dell’escursione è ugualmente stimabile attorno alle 5-6 ore. Si possono intraprendere anche i percorsi della ferrata Marino Bianchi e il sentiero Renè de Pol».

Alessandra Segafreddo

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