Feltre, va a processo per violenza sessuale su due donne: una aveva 14 anni
Il molestatore ha due procedimenti paralleli e si trova nel carcere di Baldenich per il secondo

Approccio pesante e sgradevole a una ragazzina. Il pubblico ministero Roberta Gallego l’ha qualificato come violenza sessuale ed è per questo motivo che c’è una richiesta di rinvio a giudizio per un cittadino maghrebino, che è detenuto per altra causa nel carcere di Baldenich. Attenzione però che l’altro motivo è una successiva violenza sessuale, stavolta su una donna maggiorenne, e qui non sarebbe una questione di approccio. Presunzione d’innocenza valida per tutti, ma gli episodi contestati sono due, uno più grave dell’altro.
L’uomo è stato iscritto nel registro degli indagati perché si sarebbe avvicinato a una quattordicenne in maniera del tutto sconveniente. Avrebbe finito anche per palpeggiarla o, comunque, infastidirla, allungando le mani con un gesto repentino e inatteso.
Lui sostiene di averla toccata al massimo su un braccio, ma allora perché la giovane donna si è confidata con i genitori e li ha convinti a presentare una querela per l’ipotesi di reato di violenza sessuale?
Udienza rinviata: mancava la traduzione in arabo
L’indagato è difeso dall’avvocato Ferdinando Coppa e il 27 febbraio mattina è arrivato a palazzo di giustizia a Belluno, davanti al giudice per le udienze preliminari Enrica Marson, scortato dagli agenti della Polizia penitenziaria.
Ma il suo è stato un viaggio che inizialmente sembrava inutile, perché gli atti non erano stati tradotti in arabo, e questo è un suo preciso diritto. Una garanzia necessaria, altrimenti si rinvia, come è accaduto il 27.
Papà e mamma della ragazza si costituiranno parte civile con l’avvocato Liuba D’Agostini. L’unica maniera per partecipare attivamente al processo ed, eventualmente chiedere un risarcimento danni, quando sarà il momento.
L’altra violenza
Che non si fosse trattato di una spedizione inutile dal carcere lo si è capito appena qualche minuto più tardi. Nel primo pomeriggio era in programma l’incidente probatorio per la seconda vicenda, che è ancora nella fase delle indagini preliminari.
Il pubblico ministero ha voluto mettere un primo punto fermo, sentendo anche la parte offesa che ha raccontato la sua versione su quello che è successo tra i due. Nel suo caso si tratterebbe di qualcosa di ancora più grave, ma naturalmente non trapela nulla da Tribunale e Procura. Questo interrogatorio anticipato permetterà alla donna di evitare la deposizione in aula, se dovesse esserci un processo penale in rito ordinario. Era presente un interprete di lingua araba e stavolta non ci sono stati problemi di traduzione per l’indagato.
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