Feltre, sedia vuota in municipio: assenze a raffica per il consigliere Tatto

L’invisibile consigliere. Se non parlassimo del titolare dell’Officinema potrebbe essere il titolo di un film. È ormai trascorso quasi un anno dalle elezioni amministrative che hanno portato Viviana Fusaro sullo scranno di sindaco e con lei la compagine di centrodestra che l’ha sostenuta. Tra gli eletti a consigliere comunale c’è anche Cristian Tatto, finora oggetto misterioso per il semplice motivo che l’imprenditore ha partecipato a un paio di consigli comunali, non di più, presentando in tutte le altre occasione una giustificazione scritta. Quali siano le sue intenzioni non si sa, anche perché pure con il cronista Tatto è stato vago, rimandando l’intervista che avrebbe potuto fare chiarezza su cosa intenda fare a livello personale e per chiarire anche le modalità di cessione del suo cinema per la recente Maratona di lettura.
Nell’ultimo consiglio comunale, che si è svolto prima della rassegna, il consigliere del Partito Democratico, Alessandro Del Bianco, nel chiedere chiarezza sui costi sostenuti dall’amministrazione per la Maratona di lettura, che avuto proprio l’Officinema come fulcro degli incontri del protagonista Niccolò Ammaniti sia con il pubblico sia con gli studenti, dichiarava: «Grossa parte della Maratona di lettura si terrà all’Officinema. Aspetto con ansia di vedere quanto sarà l’impegno del Comune all’Officinema, che è una ditta di una persona che siede in consiglio comunale, o dovrebbe quantomeno, perché non l’abbiamo mai visto». Come dargli torto?
Il problema è che nemmeno i compagni di viaggio della maggioranza sanno quali siano le intenzioni di Tatto. Eletto nella lista civica “Identità e territorio”, la stessa che ha espresso Andrea Bona come candidato più votato, poi promosso al ruolo di assessore ai lavori pubblici, Tatto è l’unico rappresentante della lista, tant’è che è inserito in tutte le commissioni consiliari, ma nemmeno lì l’hanno visto. Una situazione che suscita perplessità perché non c’è nulla di male se c’è un impedimento temporaneo che limita o blocca la partecipazione all’attività amministrativa. Diversa una situazione che si protrae dall’inizio della legislatura.
Un caso assai vicino è quello di Stefano Gasperin, eletto nelle liste di Fratelli d’Italia, che dopo avere cercato in tutte le maniere di fare combaciare i suoi impegni di medico al pronto soccorso dell’ospedale di Agordo con gli impegni di consigliere ha deciso di rassegnare le dimissioni lasciando il posto al giovane Matteo Titton, che ha così potuto esordire tra le file della maggioranza. Tatto è impegnato all’Officinema ed è facile trovarlo alla cassa durante gli spettacoli. Se l’impegno del cinema lo assorbe completamente nulla vieta che si faccia da parte per dare spazio a qualcuno che ha più tempo da dedicare alla causa amministrativa della città. In caso contrario, il suo contributo in consiglio comunale è ben accetto, ma il tempo per decidere cosa fare è già scaduto. Serve una decisione per dare stabilità al consiglio comunale, per dare rappresentatività alla lista “Identità e territorio” e per mostrare rispetto nei confronti di chi l’anno scorso gli ha dato la preferenza.
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