Feltre, il cibo della mensa scolastica non piace: risolto il contratto con la ditta

FELTRE. I vassoi arrivavano alle mense scolastiche in numero insufficiente con i cibi molto spesso freddi. E persino la pizza, che a tutti piace, non incontrava il gusto di studenti e insegnanti del tempo pieno. Risultato: pance vuote e soldi spesi vanamente dalle famiglie che hanno dovuto sostenere anche il rincaro Covid, circa mezzo euro in più, sui buoni pasto.
Dopo una serie di segnalazioni sul servizio, che avrebbero trovato riscontro solo a penali comminate, il Comune di Feltre ha risolto prima del tempo il rapporto con Euroristorazione di Torre di Quartesolo, aggiudicataria dell’appalto dal 2020 per la fornitura pasti alla scuola materna di Anzù, alle elementare Vittorino da Feltre, Mugnai e Boscariz, e alla scuola media “Rocca”.
La risoluzione è stata bonaria e consensuale con la ditta appaltatrice che avrebbe avuto l’incarico di fornitura per questo anno scolastico, prorogabile fino al 2022. E che ha lasciato in “pegno” anche parte dell’attrezzatura di cucina di proprietà. La continuità del servizio sarà comunque garantita dal primo aprile sino alla fine di questo anno scolastico con un appalto alla ditta locale Vipa, si evidenzia dal Comune. Che procederà di seguito alla formulazione di un nuovo appalto per il nuovo anno 2021 - 2022.
Come si descrive nella determina del Comune di Feltre «dall’inizio dell’anno scolastico si sono manifestate diverse criticità nella gestione del servizio comprovate da segnalazioni notificate alla ditta Euroristorazione. A fronte di molte contestazioni non è stata inoltrata controdeduzione da parte della ditta o è stata inoltrata controdeduzione oltre i termini previsti dall’articolo 30 del capitolato speciale d’appalto (entro e non oltre 10 giorni dalla notifica della contestazione). Per queste ragioni, in data 5 febbraio 2021, il Comune ha comunicato l’avvio del procedimento di risoluzione unilaterale del contratto di ristorazione scolastica per il triennio 2019/2022 per grave inadempimento».
Qualche giorno dopo la notifica di risoluzione del contratto, con il Comune si è fatta viva la ditta tramite il legale. Di nove penali comminate si è arrivati alla riduzione a sei e a una soluzione consensuale, si evidenzia sempre nella determina.
Il Comune ha rappresentato al legale della ditta per la ristorazione «un quadro di assoluta criticità del servizio che ha comportato una grande sofferenza da parte degli utenti e delle loro famiglie. A ciò si aggiunge che l’appalto in essere ha dati dimensionali diversi rispetto a quelli previsti dal capitolato speciale. In considerazione del fatto che l’appalto attuale prevede la produzione di numero 195 media giornaliera di pasti e la situazione reale di fabbisogno giornaliero è di 326 incrementati dei costi per maggiorazione Covid di mezzo euro circa per ogni buono pasto alle elementari Tutto ciò consente il ricorso alla risoluzione».
Con nota inviata nei giorni scorsi la ditta Euroristorazione ha così comunicato la disponibilità a lasciare nelle diverse sedi ove si svolge il servizio, i beni di proprietà, che sono stati stimati per un valore complessivo di 2.323 euro. —
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