Feltre, contro la sosta selvaggia controlli in ospedale

FELTRE. Sono fioccati i primi “bigliettini” sul parabrezza delle auto parcheggiate male da utenti, e non utenti, dell'ospedale, ieri in mattinata, quando il personale preposto e formato dall'azienda sanitaria è stato lanciato a “pescare” i disobbedienti.
Dal detto al fatto. Dopo che il salutista direttore generale Adriano Rasi Caldogno – cui nulla sfugge nella maratona quotidiana casa-lavoro – ha notato l'inappropriatezza del parcheggio ospedaliero utilizzato per un buon quaranta per cento da persone che di tutto hanno bisogno (come appunto un posto auto) fuorché dell'ospedale, è stato adottato il provvedimento che fa leva sul senso civico degli automobilisti.
Così prima sono stati ben istruiti i portinai per quanto riguarda l'accesso principale, poi anche il personale dell'ufficio tecnico per l'utilizzo dei posti interni di cui, molto spesso, non si rispetta la segnaletica.
Dopo l'addestramento dei portinai ospedalieri – che non alzano più con liberalità la sbarra di accesso al Santa Maria del Prato e invitano gli automobilisti a cercare altrove il posto dove lasciare l'auto – ora è la volta dell'ufficio tecnico che, a sua volta, su disposizione della dirigenza Usl, ha cominciato a fare la propria parte: chi ottiene, per motivi validi, la possibilità di parcheggiare nelle pertinenze interne dell'ospedale, o sotto il viale alberato o in altre aree destinate al posteggio auto, non può più farsi beffe dell'ordine geometrico e lasciare la macchina a casaccio, occupando un posto e mezzo, mettendola di traverso o, peggio ancora, lasciandola dove capita o dove conviene di più, in barba alla segnaletica orizzontale e verticale.
Infatti da ieri sono comparsi i bigliettini sul parabrezza di utenti e non utenti indisciplinati. Non certo una multa, ma un invito perentorio a non farsi ripescare con le mani nel sacco. All'interno sono infatti gli addetti dell'ufficio tecnico a fare da vigilantes per un sopralluogo, specie nelle mattinate di sovraffollamento. Non sono muniti di paletta e blocchetto delle contravvenzioni, ovviamente. Ma di fogli ciclostilati, sì. E gli indisciplinati di oggi e di sempre hanno finito per ritrovarsi un'ingiunzione bonaria sul parabrezza della propria auto. Una scritta dai toni gentili ma perentori che suona più o meno così: i signori visitatori e utenti dell'ospedale sono pregati di rispettare la segnaletica e di posteggiare in modo consono.
Chissà che con le buone non si ottenga di più. Magari facendo leva sull'imbarazzo di “utente” o “visitatore” che si ritrova il ciclostilato buonista fra le mani e si rende conto che, sì, avrebbe potuto parcheggiare meglio e rispettare la segnaletica verticale. Diverso è il discorso relativo al parcheggio esterno. I portinai spiegano a tutti quelli che chiedono di poter oltrepassare la sbarra, e ne hanno titolo, che “la prossima volta” facciano il giro al parcheggio nord, da dove si entra, sempre su richiesta dell'utente al citofono e autorizzazione del portinaio, e da dove si esce.
Laura Milano
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