Federfarma si divide: tamponi rapidi in quattro farmacie

BELLUNO
All’inizio sembrava che nessuna farmacia in provincia dovesse eseguire i tamponi rapidi. L’indicazione di Federfarma è sempre stata molto precisa: “Non li facciamo”. Ma da una settimana in quattro hanno rotto il fronte del no, decidendo di mettersi a disposizione della collettività ed eseguendo lo screening contro il Covid al costo di 26 euro.
La prima a partire, la settimana scorsa, è stata la farmacia Chimenti di Belluno. «Lo facciamo per dare un servizio in sinergia con l’ospedale», commenta il titolare Giorgio Chimenti. «Noi abbiamo sempre un infermiere in farmacia e quindi è stato più semplice attivare questo servizio. Inoltre i tamponi li usavamo già internamente per i nostri dipendenti con una certa frequenza. Abbiamo predisposto un gazebo all’esterno della farmacia davanti all’entrata della porta del servizio notturno. Lì facciamo i tamponi, che poi processiamo all’interno. Così possiamo operare in sicurezza. Abbiamo riscontrato un grande interesse per questa prestazione da parte della gente, tanto che abbiamo già fatto 90 tamponi rapidi. Per poter sottoporsi al test è necessario chiamare la farmacia e prenotarsi. «Noi li eseguiamo dal lunedì al sabato mattina».
Domenica il servizio è partito anche a Cortina. «Abbiamo allestito per l’occasione», spiega Nicola Premuda, consulente del gruppo Boots che gestisce la farmacia San Giorgio, «una cabina all’interno dell’esercizio da cui si accede tramite una porta diversa da quella della farmacia per evitare assembramenti ed eventuali contagi. La stanza, tramite un sofisticato sistema, viene sanificata alla fine di ogni prelievo con acqua ossigenata, e in caso di tampone dubbio viene effettuata una igienizzazione più profonda. Le persone, solo su appuntamento, si sottopongono al test e poi nel giro di qualche decina di minuti comunichiamo loro l’esito che trascriviamo nella piattaforma digitale della Regione collegata a quella delle singole Usl. Così in caso di positività parte subito il protocollo previsto per questi casi». Premuda fa sapere che si era fatto arrivare anche un camper per andare all’entrata delle piste da sci e sottoporre gli sciatori al tampone qualora lo volessero. Ma la chiusura degli impianti non l’ha permesso. «Lavoriamo quando la farmacia è chiusa quindi in pausa pranzo. Siamo disponibili per chi deve tornare al lavoro o a scuola, per un lavoratore stagionale appena assunto, per chi deve andare in Paesi extra Schengen».
Oggi partirà la farmacia Dolomiti di Trichiana che ha predisposto sul piazzale del parcheggio un gazebo dove saranno eseguiti i test. «Stiamo prendendo le prenotazioni», dice il dottor Alberto Da Pian che gestisce la farmacia, «ed eseguiremo i test soltanto una volta a settimana. Per ora dalle 10 alle 13. Si tratta di un servizio rivolto a persone asintomatiche che si presentano senza impegnativa medica. È un servizio che riteniamo utile per la collettività e molto richiesto».
L’ultima farmacia a partire sarà quella “all’ospedale” di Feltre che si sta ancora organizzando. L’idea è quella di avviare il test entro il mese. —
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