Favero, azzerata l’assoluzione
BELLUNO. Sentenza di assoluzione annullata dalla Cassazione con rinvio. Il che significa che il caso tornerà davanti alla Corte d’appello di Venezia, chiamata a pronunciarsi di nuovo nei confronti del professor Gian Antonio Favero, 65 anni originario di Motta di Livenza (Treviso) con residenza a Jesolo: è l’ex direttore della Clinica odontoiatrica di Padova, titolare delle Cliniche Favero distribuite in tutto il Nordest (Belluno compreso), finito sul banco degli imputati per concorso in abuso d'ufficio con l'aggravante di un vantaggio patrimoniale di rilevante entità. Entro un mese sarà disponibile la motivazione della sentenza.
È probabile che i giudici della Cassazione abbiano accolto i rilievi formulati dalla procura generale e dalla parte civile, il legale dell’Azienda ospedaliera. L’1 luglio 2014 in primo grado, al termine di un giudizio abbreviato pronunciato dal gup Cristina Cavaggion, il professor Favero era stato condannato a due anni e due mesi di carcere (senza la sospensione condizionale). Secondo la pubblica accusa c'era un meccanismo oliato per depistare i pazienti dalla struttura pubblica agli ambulatori privati del “re dei dentisti”. Tutto era cominciato da un video trasmesso dal tiggì satirico di Canale 5 “Striscia La Notizia” e girato con la telecamera nascosta: il professor Favero accoglieva sempre da soli i pazienti della Clinica, poi proponeva una prestazione odontoiatrica nella struttura pubblica per 12 mila euro, nelle sue Cliniche con un risparmio di due, tre mila euro. E con prestazioni multiple erogate in un'unica giornata.
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