Farmacia del Mas: è tutto in alto mare

SEDICO. Un incontro per discutere il destino della farmacia comunale del Mas. Lo ha voluto il sindaco Piccoli per chiarire le intenzioni dell’Amministrazione, dopo le recenti polemiche sulla vociferata vendita della farmacia municipalizzata del Mas. La faccenda è alquanto delicata: con la recente legge sulle liberalizzazioni si prevede l’apertura di una farmacia a Bribano, che aumenterebbe la concorrenza mettendo a rischio, secondo la giunta di Sedico, il bilancio della farmacia municipale, le cui entrate concorrono al finanziamento delle attività sociali. Per scongiurare il pericolo di una svalutazione, l’amministrazione comunale ha ipotizzato di venderla a privati, procurando al comune un’entrata di circa 1,3 milioni di euro. Il sindaco ha anticipato alcune ipotesi sull’utilizzo di quest’ingente somma, parte della quale andrebbe ad estinguere due mutui contratti dal Comune che si protrarrebbero altrimenti per altri vent’anni circa; parte potrebbe essere investita nella creazione di due centraline idroelettriche che porterebbero un ricavo di 70 mila euro l’anno. Piccoli ha chiarito che non è stata ancora presa una decisione sulla vendita, ma ha sottolineato la necessità di avviare una stima con un consulente finanziario per valutare la convenienza della cosa.
«In ogni caso la farmacia sarà venduta solo con la garanzia che il servizio ai cittadini del Mas rimanga nella stessa zona, anzi venga potenziato, e che si mantenga un equilibrio dei conti a favore del sociale» sottolinea il primo cittadino.
Tra il pubblico in sala sono state sollevate alcune perplessità. Guido Sommavilla , presidente del Centro Anziani dove si è svolta la serata, ha evidenziato che invece di una svalutazione, la liberalizzazione potrebbe portare ad un miglioramento dell’esercizio della farmacia comunale, sia in termini di servizi offerti al pubblico e sia in ambito economico, visto che la tendenza della sanità nazionale è quella di delegare sempre di più al locale.
«La farmacia del Mas ha le strumentazioni sufficienti per gestire molti servizi e andrebbe potenziata», asserisce Sommavilla. «Sappiamo che la farmacia comunale è un gioiello, ma non sappiamo quanto potrà valere tra un po’ di tempo; per questo prima di prendere qualsiasi decisione vogliamo aprire le consultazioni», risponde il capogruppo di maggioranza Giancarlo De Min.
Contro la vendita della struttura si è dichiarato anche l’ex assessore alle finanze Domenico De Dea, che ha sottolineato come il territorio del Mas sia in espansione e sia fondamentale che la farmacia rimanga lì, con un probabile aumento dell’utile proporzionale all’aumento degli abitanti in zona.
Di parere assolutamente contrario Michele Vigne, che ha sostenuto la necessità di vendere la farmacia «prima che sia troppo tardi», per non correre il rischio di svalutazione. «È una partita difficile da giocare», ha concluso il sindaco, che dai prossimi giorni sarà coinvolto nelle consultazioni finanziarie sul destino della farmacia municipalizzata.
Beatrice Dal Piva
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