Ex caserma, abbandono in centro

Il sindaco Da Roit: «Chiederemo alla proprietà di intervenire»
AGORDO. Dovrebbe diventare il salotto di Agordo, ma per ora rimane un giardino sempre più abbandonato. Quello che c’è davanti alla ex caserma XXII marzo 1848 in via XXVII aprile ad Agordo è sotto gli occhi di tutti, di locali e turisti.


Un paio di anni fa la Turinvest, una delle due società proprietarie dell’area che comprende l’ex caserma degli alpini, dei carabinieri e l’ex area Parissenti, aveva fatto recintare la zona antistante la facciata della caserma che confina con la strada. Lo aveva fatto per motivi di sicurezza e per evitare di avere delle grane qualora qualche pezzo di intonaco o di lamiera fosse caduto sui passanti o sulle auto usualmente parcheggiate a bordo carreggiata. Una recinzione che non era piaciuta ai cittadini e nemmeno alla minoranza che l’aveva paragonata a quella di un pollaio.


All’interno della recinzione oggi la vegetazione cresce spontanea e disordinata sotto le chiome degli alberi storici, in mezzo ai calcinacci ammucchiati e a qualche bottiglia, diventando terreno di scorribande per le lucertole e, magari, anche per qualche altro animale. Questo si vede appena passata piazza Libertà e la chiesa arcidiaconale del Segusini. Se si aggiunge che dall’altra parte della carreggiata c’è l’ufficio turistico in cui gli addetti decantano (giustamente) i pregi paesaggistici della zona, si può capire i dubbi dai quali saranno assillati i villeggianti una volta usciti dall’ufficio stesso.


«L’anno scorso» dice il sindaco, Sisto Da Roit «avevamo chiesto alla Turinvest di intervenire. Vorrà dire che inoltreremo la domanda anche quest’anno».


Certo l’aspetto più importante è quello del futuro recupero dell’intera area. L’ultimo passaggio era stata l’approvazione del Piano particolareggiato in consiglio comunale. «I cittadini», dice il sindaco «avevano il tempo per formulare le osservazioni. In Comune ne sono arrivate alcune: in parte di carattere generale con le quali vengono avanzate delle perplessità sull’opportunità di realizzare un’area commerciale con un nuovo supermercato; in parte di carattere privato relative a rapporti tra le singole proprietà». «Sulla base di tali osservazioni», continua il sindaco «l’urbanista esprimerà un parere e l’amministrazione dovrà poi recepirlo o meno. Terminato ciò si potrà partire con i progetti veri e propri».


Difficile capire se nella primavera prossima il supermercato Despar verrà aperto, come nelle intenzioni dei proprietari. Sull’operazione il sindaco mantiene comunque i suoi dubbi. «Da cittadino avrei espresso la mia contrarietà al supermercato» dice «ma da amministratore ci sono altri ragionamenti da fare. Avevamo parlato con un’immobiliare per pensare a un albergo e cercato di mettere su una cordata di imprenditori perché si realizzassero negozi più piccoli. Ma sia l’una che l’altra strada si sono arenate. Le alternative quindi erano due: o mantenere un’area abbandonata o accettare il supermercato».
(g. san.)


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