Eva Alpago assume autisti e cerca anche 15 volontari
L’associazione che svolge attività sanitaria d’emergenza amplia l’attività. Da febbraio partirà per la prima volta il servizio di assistenza notturno

Eva Alpago, l’Associazione volontari ambulanza che garantisce il soccorso sanitario di emergenza nel territorio dell’Alpago, cerca 15 nuovi volontari e quattro autisti soccorritori da assumere.
Eva Alpago, infatti, da febbraio, non appena sarà siglata la nuova convenzione con l’Ulss 1 Dolomiti, partirà per la prima volta con il servizio notturno di assistenza sanitaria in emergenza. Praticamente la novantina di volontari saranno attivi tutti i giorni della settimana 24 ore su 24. Un cambiamento importante e radicale che impone un aumento anche di personale sia volontario che assunto per poter garantire servizio e turni.
A spiegarlo è lo stesso presidente Yuri De Col. «Grazie alla convenzione con l’Unione montana potremmo avere a disposizione una nostra nuova sede a Garna, mentre a Puos d’Alpago potremmo usufruire di una postazione nel nuovo distretto da dove partiremo per i nostri servizi. Per tutte queste nuove attività dovremo assumere altri quattro dipendenti».
Attualmente l’associazione dispone già di quattro dipendenti che vengono sostenuti grazie alla convenzione con l’azienda sanitaria. «Si tratta di autisti soccorritori», spiega De Col: «Per partire con il servizio notturno e quindi garantire tutti i turni abbiamo bisogno di altri quattro autisti da inserire nel nostro organico in pianta stabile. Inoltre avremo bisogno di nuovi volontari».
Nei prossimi giorni si concluderà il corso di formazione a cui hanno aderito otto persone, perlopiù giovani. «Ma questi otto non bastano, ne cerchiamo almeno altri 15 per poter essere tranquilli e svolgere tutte le nostre mansioni senza problemi. Per questo a breve rilanceremo un nuovo corso di formazione di primo soccorso a cui speriamo possano aderire molti candidati. Ci auguriamo che i giovani siano sensibili a questo richiamo così da mantenere il turnover».
D’altra parte le sfide che attendono Eva Alpago e tutte le altre associazioni di volontariato, che tramite delle convenzioni con l’Ulss garantiscono con i loro volontari e le loro ambulanze la copertura sanitaria in emergenza in tutto il vasto territorio bellunese, andranno oltre l’attività normale: nel 2026 sarà richiesto il loro supporto per le Olimpiadi Milano Cortina.
«Per questo scopo possiamo mettere a disposizione», anticipa il presidente De Col, «una ventina di volontari. Questo significa che queste persone saranno tolte dai turni sanitari normali sul territorio. Per questo abbiamo necessità di incrementare il numero dei nostri volontari», dice De Col che lancia quindi un appello ai cittadini dell’Alpago e non solo.
«Noi svolgiamo varie attività: da una parte quella sanitaria di emergenza che ad oggi impegna dai due ai tre soci su due turni dalle 8 alle 20 tutti i giorni, dall’altra abbiamo un ruolo sanitario secondario dalle 8 alle 16 con due volontari deputati ad accompagnare pazienti dal loro domicilio o dalle case di riposo all’ospedale per visite o controlli o anche trasferimenti da un posto all’altro di degenti, oltre al supporto alle gare. Il nostro scopo è quello di garantire ai residenti dell’Alpago un servizio sanitario a km zero».
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