Estorsione in bitcoin per un video erotico indagini della postale

BELLUNO. Estorsione in bitcoin. Occhio a non cascarci, anche perché ormai gli euro non bastano più. La polizia postale sta cominciando a ricevere segnalazioni su una truffa che parte del Pakistan ed è a sfondo erotico. Anche qualche avvocato penalista è stato coinvolto, ha ricevuto telefonate da privati cittadini che chiedevano se per caso non fosse impazzito, visto anche il mestiere che fa.

Il meccanismo comincia con una sostituzione di persona, una specie di furto d’identità. Arriva un messaggio di posta elettronica da un indirizzo taroccato: nome e cognome possono anche coincidere, ma è dopo la chiocciolina che iniziano i presunti problemi. Il mittente sostiene di essere in possesso di immagini compromettenti. Può essere un video oppure una fotografia senza veli, che è molto meglio non capiti in mani ancora più sbagliate.

C’è un modo per ottenerne la distruzione e, quindi, la mancata diffusione: pagare un riscatto, neanche fosse un rapimento. Finiti i tempi in cui si pagava in lire o, in tempi, più recenti in euro. Adesso ci vogliono i bitcoin, una criptovaluta, un sistema di pagamento mondiale inventato da un certo Satoshi Nakamoto, che peraltro è uno pseudonimo. Il suo valore è determinato solo dalla domanda e dall’offerta.

Ieri un bitcoin valeva qualcosa come 3.534,29 euro. L’ultima avvertenza per chi riceve la mail è che, se per caso non sa di cosa si tratti, può sempre informarsi sul motore di ricerca google. Il server sarebbe pakistano e questo complica inevitabilmente le indagini. L’invito è a non farsi prendere dal panico e cestinare la mail. —

Gigi Sosso

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