Estate senza treni tra Feltre e Belluno. Riapre la tratta verso Calalzo
Elettrificazione in galleria: si abbassa la sede ferroviaria

Da domenica 11 giugno e fino al 9 settembre i treni non viaggeranno sulla linea ferroviaria tra Belluno, Feltre, Montebelluna e Treviso. Saranno sostituiti da pullman. Dal 2 aprile era interrotta solo la Feltre-Montebelluna, come, peraltro, i convogli non viaggiavano sulla Ponte nelle Alpi, Longarone, Calalzo.
Durante l’estate e, quindi, da domenica, si arriverà a Calalzo di nuovo in treno, in taluni casi direttamente da Venezia, ad esempio il sabato e la domenica per il trasporto dei cicloturisti.
Dal 10 settembre e fino al 9 dicembre, la linea per Calalzo, da Ponte nelle Alpi, tornerà chiusa, mentre dal 10 settembre al 28 ottobre saranno riattivati i tratti di ferrovia da Feltre a Montebelluna e Treviso, mentre rimarrà chiusa la linea Belluno-Feltre. Dal 29 ottobre, invece, nessuna interruzione lungo l’anello Treviso, Conegliano, Belluno, Feltre, Montebelluna.
I pullman sostitutivi sulla Belluno, Feltre, Montebelluna e Treviso avranno grossomodo gli stessi orari che osservano i treni oggi.
Il cantiere per l’elettrificazione
Il cantiere “continuo”, a carico di Rfi, si spiega con l’elettrificazione della linea. Già l’anno scorso erano stati investiti 20 milioni di euro. Quest’anno il budget sarà maggiore. «Gli interventi necessari all’elettrificazione procederanno quest’anno e nel 2024 prevedendo l’attivazione del servizio a fine 2025», informano da Rfi. «Si sta intervenendo su ulteriori gallerie per adeguarne la sagoma, sulla realizzazione di nuove sotto stazioni elettriche, sulla demolizione e ricostruzione di alcuni cavalcaferrovia. Come ultima realizzazione si provvederà ad attivare su tutta l’infrastruttura la tensione elettrica».
Lavori nelle gallerie
In questo momento si sta lavorando in quattro gallerie, come hanno potuto riscontrare i volontari dell’associazione TreniBelluno che monitorano costantemente i cantieri. Siccome non si possono alzare le volte dei brevi o lunghi tunnel, si abbassa la sede di quel tanto che basta per attrezzare la condotta elettrica e far scorrere i treni. Da mezzo metro a un metro. Ma questo non avviene dappertutto.
Erano due, ad esempio, le gallerie di Sanzan, tra Feltre e Quero Vas. «Adesso ne troviamo solo una», spiega Alessandro De Nardi di TreniBelluno. «Pensavamo che anche qui, come fatto in altri dodici casi per l'elettrificazione delle linee bellunesi, l’intervento consistesse nell’abbassamento del binario, invece in questo caso ci sono stati lavori di demolizione e ricostruzione. Uno dei due tunnel è stato smantellato».
Lungo la massicciata sono in costruzione i plinti in calcestruzzo per sostenere i pali della linea elettrica. Pali che in alcuni casi sono già stati piantati, mentre il prossimo anno verrà attrezzata la rete aerea.
L’intervento a Busche
La linea tra Belluno e Feltre è stata sospesa per alcuni lavori urgenti nei pressi della stazione di Busche. C’è un cavalcavia stradale che necessita di un intervento urgente di manutenzione, per espletare il quale si è reso utile stoppare il traffico ferroviario. Il manufatto risale ancora al 1886.
La Ponte-Calalzo torna operativa
Dal 2 aprile era stata inoltre interrotta la circolazione fra le stazioni di Ponte nelle Alpi e Calalzo. La chiusura termina con oggi. In questi mesi di sospensione si è provveduto ad una manutenzione straordinaria in particolare di alcune gallerie. Nulla a che vedere, in questo caso, con una prospettiva di elettrificazione: non è mai stata considerata, neppure in vista delle Olimpiadi.
Verso le Olimpiadi
Per la conclusione del 2025, dunque, sarà possibile viaggiare tranquillamente in treno elettrico da Milano a Ponte nelle Alpi, via Vicenza, Castelfranco, Feltre e Belluno. Dai piazzali della stazione di Polpet muoveranno le navette direttamente su Cortina, per i Giochi Olimpici e Paralimpici in programma nel 2026.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi