Esami del sangue anche nel cuore della notte

FELTRE. Dieci minuti, in regime di urgenza emergenza, possono fare la differenza. Dal primo febbraio si istituisce il servizio attivo giorno e notte, gestito dal laboratorio analisi, per gli esami del sangue dei pazienti scoagulati, quelli cioè che assumono farmaci per fluidificare il sangue, o per verificare se il paziente portato in pronto soccorso in urgenza o in sala operatoria in emergenza abbia invece il sangue troppo denso, a rischio embolia. Una risposta tempestiva in dieci minuti al massimo, anche nel cuore della notte, che dirime ogni dubbio quando le équipe, siano esse mediche o chirurgiche, devono affrontare i casi specifici, senza dover attendere il tecnico di turno o il medico del servizio reperibile.
Quello della razionalizzazione delle risorse, che punta sul potenziamento dell'organico tecnico del laboratorio analisi, e dell'accentramento di queste funzioni in un unico servizio (laboratorio analisi), è un grande traguardo perché brucia i tempi tecnici e consente di avere risposte pressoché immediate da dare ai medici che lavorano in urgenza/emergenza. Primi fra tutti, il pronto soccorso e le chirurgie. La razionalizzazione, che significa assegnare alla guardia attiva del laboratorio analisi le funzioni relative agli scoagulati e agli iper-coagulati, consente di superare un impasse, legato alla tempistica. Finora infatti l'analisi del sangue fatta in piena notte o nei festivi, era condizionata alla reperibilità del tecnico di turno del servizio immunotrasfusionale. Dalla chiamata all'arrivo dell'operatore, per quanto tempestivo nella risposta, potevano passare anche più di dieci minuti ai quali si assommava il tempo tecnico per la campionatura del reperto. Se poi i valori del sangue risultavano alterati, era necessario allertare il medico competente, anche lui reperibile, e attendere ancora.
Adesso con il nuovo sistema che, come dice il direttore sanitario Usl, Giovanni Maria Pittoni “non prescinde dalla sinergia di due aree, quella dell'immunotrasfusionale e quella del laboratorio analisi, si colgono alcuni vantaggi: quello di garantire nel brevissimo periodo una risposta clinica fondamentale all'operatività dei medici di emergenza e di chirurgia, ma anche di altri reparti. E quello di attivare un servizio attivo giorno notte al laboratorio analisi che metta tranquilli i dipendenti del servizio immunotrasfusionale rispetto all'impegno della reperibilità notturna e festiva”. Questa riorganizzazione è già attiva, ma entrerà a regime dal primo febbraio.
Ed è il frutto di un'intelligence che vede protagonisti la direzione sanitaria Usl, quella medica di ospedale e quella delle professioni sanitarie di comparto, che ha provveduto a pianificare i turni dei tecnici di laboratorio.
Laura Milano
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi