Emergenza acqua potabile, Cortina chiude le fontane

Il sindaco Franceschi ha firmato un’apposita ordinanza per il contenimento generale dei consumi idrici. In funzione le autobotti dei pompieri a Lamon
Il centro di Cortina
Il centro di Cortina

CORTINA. La perla delle Dolomiti rischia di rimanere senza acqua potabile e il Comune chiude i rubinetti. Almeno quelli delle fontane pubbliche.

L’emergenza siccità che da giorni sta interessando la provincia arriva fino a Cortina, dove il sindaco Andrea Franceschi, considerata l’eccezionale assenza di piogge in questo periodo, ha firmato un’apposita ordinanza con la quale si invita cittadini e ospiti a un contenimento generale dei consumi di acqua potabile, limitando prelievi anomali dall’acquedotto, con il divieto di impiegare acqua per il lavaggio di auto e moto con sistemi domestici o di riempire, anche parzialmente, piscine, fontane ornamentali e vasche da giardino.

L’ordinanza prevede, inoltre, la chiusura delle fontane comunali attualmente aperte, con l’intento di ridurre eventuali disagi nelle ore di maggior prelievo e di prevenire situazioni di carenza idrica o di irregolarità nella fornitura.

Carenza di acqua potabile che, dopo le criticità emerse mercoledì a Ponte nelle Alpi (in particolare nelle località Cugnan e Quantin), sta interessando anche Lamon, dove dalla prima mattinata l’approvvigionamento di acqua potabile viene garantito dalle autobotti dei vigili del fuoco. Emergenza siccità che interessa da vicino anche il Cadore e, in particolare, l’abitato di Pieve, dove le riserve idriche sono ormai al limite dell’esaurimento. (ma.ce.)

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