Ecco l’elenco degli autovelox regolari in provincia di Belluno

Concluso il censimento nazionale del Ministero dei Trasporti: in provincia di Belluno risultano essere 17 gli autovelox validi ai fini sanzionatori, tra postazioni fisse e mobili. Ecco dove sono

Francesco Dal Mas
Autovelox di via Marisiga a Belluno, tra i più temuti dagli automobilisti
Autovelox di via Marisiga a Belluno, tra i più temuti dagli automobilisti

Sono 17 i velox che il ministero delle Infrastrutture ha autorizzato in provincia di Belluno, a Comuni e Unioni Montane.
Strumenti pronti all’uso, non appena scatterà l’omologazione.
In verità, sul territorio, ne sono attivi altri 5, piazzati lungo l’autostrada A27. La somma, dunque, sarebbe di 23.
Ma scendiamo nel dettaglio, Comune per Comune. Belluno capoluogo ha iscritto alla mappa del ministero un telelaser, lo strumento adoperato dalla polizia locale per misurare la velocità, o meglio i suoi eccessi. Mentre un rilevatore di velocità, sempre nel capoluogo, non appare nella lista delle autorizzazioni: resterà quindi spento il velox lungo la strada provinciale 1, tra la città e Levego.

Due di questi strumenti compaiono, invece, a Limana, per i quali l’amministrazione comunale ha chiesto e ottenuto l’autorizzazione ministeriale. «Sono più che soddisfatto» dice Paolo Frena, sindaco di Colle Santa Lucia, che continuerà a tenere attivo l’autovelox così tanto discusso sul Passo Giau, facendo fioccare le multe, cifre da record, mentre ne ha un secondo sulla strada per Selva di Cadore. «La soddisfazione deriva dal fatto che il problema sollevato a suo tempo, con vigore, ha portato il ministero dei Trasporti almeno a un primo chiarimento. Adesso attendiamo il secondo, quello relativo alla omologazione».
Nel vicino Comune di Val di Zoldo sono stati autorizzati un telelaser e un autovelox fisso: «C’è l’esigenza di utilizzare i due strumenti il più rapidamente possibile, ma abbiamo ancora le mani legate» protesta il sindaco Camillo De Pellegrin, perché devono essere appunto omologati. Ma si pone l’esigenza anche di un ulteriore chiarimento: «Perché mai», dice ancora De Pellegrin, «l’autovelox fisso può essere attivato solo in presenza della Polizia locale? Lo chiedo anche perché il nostro Comune non ha vigili urbani da mandare in strada per fare la scorta a una strumentazione che è autosufficiente».
L’amministrazione comunale di Longarone ha chiesto (ed ottenuto) il benestare per un telelaser; vivaci nel passato le proteste per gli autovelox. Il Comune di Ponte nelle Alpi si è comportato allo stesso modo.
L’Unione Montana di Alpago si è vista riconoscere invece un autovelox fisso e un telelaser: «Abbiamo i concittadini che ogni settimana ci sollecitano di adottare misure di deterrenza contro la velocità» afferma il presidente Alberto Peterle, che è anche sindaco di Alpago, «Purtroppo c’è stato un incidente mortale anche di recente. I più violati sono i limiti lungo la statale Alemagna, a Santa Croce al Lago. Mi auguro che, dopo questo riconoscimento, arrivi presto la chiarificazione definitiva che ci permetta l’uso di questa strumentazione. Che, lo ribadisco, non è finalizzata a fare cassa, perché non ne abbiamo bisogno. Ma, appunto, come fattore deterrente contro l’alta velocità».
Volando dall’altra parte della provincia di Belluno, Bruno Zanolla, sindaco di Setteville, ha piazzato due velox sulla strada provinciale 1 bis a Scalon, dove l’automobilista trova le condizioni per pigiare sull’acceleratore, ma anche sulla 348 Feltrina.
Anche il Comune di Arsiè deve fronteggiare problematiche di forte velocità, lungo la statale 50. Il Comune ha dunque installato due autovelox, uno in direzione di Feltre, l’altro della Valsugana.

L’amministrazione comunale di Sedico, invece, ha recuperato un dispositivo nuovo: rileva la velocità istantanea con tanto di oscuramento del lunotto anteriore dei mezzi in transito. L’ha piazzato a Candanten, lungo l’Agordina, non solo perché quel tratto di strada invoglia alla velocità, ma anche perché l’attraversamento di animali selvatici può provocare gravi incidenti

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