Edilizia, scambio di conoscenze con Lienz
Progetto Interreg per recuperare una serie di edifici storici nel Bellunese e in Austria

SEDICO. Trentuno studenti, 20 da Sedico e 11 da Lienz, impegnati in un progetto di recupero di palazzi storici delle Alpi. L’iniziativa è stata presentata nel corso di un workshop che si è tenuto nella Scuola edile del comune della Destra Piave. Ospite della giornata anche l’europarlamentare Herbert Dorfmann. Il progetto, che rientra nell’ambito del programma Interreg V Italia-Austria, coinvolge la Magnifica Comunità di Cadore, il Comune di Feltre e l’associazione museale Museumsverein Burg Heinfels, in Austria. Oggetto di intervento saranno la torre della sede della Magnifica, a Pieve di Cadore, le torri del Campanon e dell’orologio di Feltre e una parte dell’antico castello di Heinfels.
Il workshop è stato l’occasione per fare il punto sui progressi del progetto e per un confronto tra le realtà scolastiche impegnate. Protagoniste sono le scuole edili di Sedico e Lienz. «Le strutture su cui siamo impegnati hanno tecniche realizzative molto simili» spiega il direttore della Scuola edile, Danilo De Zaiacomo. «Il lavoro permette ai ragazzi di approfondire la conoscenza sulle modalità costruttive e di notare eventuali differenze tecniche nell’edificazione tra le strutture realizzate in Italia e quelle in Austria».
«Mi piace sottolineare il coinvolgimento delle due scuole» commenta Dorfmann. «Sono convinto che Interreg debba servire ad avvicinare territori e persone, meglio ancora se sono ragazzi. Un grande vantaggio è anche quello di poter confrontare due metodi di lavoro e studio professionale: il rapporto tra Sedico e Lienz può aiutare entrambi a migliorare».
L’appuntamento di Sedico è stato preceduto dalla visita dell’europarlamentare Dorfmann e dei ragazzi di Lienz al cantiere di restauro alla chiesetta di San Bernardo, a Cesana di Lentiai. Qui si è potuto ammirare il lavoro delle restauratrici, studentesse di un corso di specializzazione organizzato sempre dal Centro di formazione e sicurezza di Sedico, sugli affreschi della parete dell’abside. «Sarebbe molto bello se riuscissimo a inserire questo lavoro all’interno di un progetto Interreg», conclude Dorfmann.
(m.r.)
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