È morto l’imprenditore Patron una vita alla guida dell’azienda

Aveva 93 anni e da sempre si è occupato di lavorazione di prodotti siderurgici Nel 1954 aveva fondato la ditta omonima e l’ha lasciata alle sue quattro figlie

BELLUNO

Novantatré anni, tanti dei quali lavorati. È morto venerdì Renzo Patron, il fondatore dell’azienda bellunese che dal 1954 si occupa di commercio e lavorazione di prodotti siderurgici: ad esempio, travi, lamiere, ferro, tondo e rete per l’edilizia e metalli. Dal 1974 ha sede in via degli Agricoltori, accanto al centro commerciale Veneggia. Imprenditore vecchio stampo e grande lavoratore, fino a una decina di anni fa era ancora al suo posto di comando e chi lo conosceva bene racconta che era ancora capace di lavorare al carroponte, come un operaio molto più giovane di lui.

Quando è andato in pensione, ha lasciato l’azienda alle quattro figlie femmine Maurizia, Daniela, Paola e Mirca, in un settore che a prima vista potrebbe anche non sembrare adatto alle donne. Ma in realtà le mani erano e sono buone e la ditta ha continuato la produzione, malgrado la crisi economica ed è arrivata alla terza generazione, con l’ingresso nella compagine dei nipoti.

Renzo Patron ha anche avuto la fortuna di essere sempre stato bene di salute, al di là di qualche inevitabile acciacco, dovuto all’età avanzata. È deceduto di vecchiaia, come si dice, spegnendosi serenamente e ringraziando fino all’ultimo tutti coloro che nel corso della sua lunga vita si erano occupati di lui.

Amici e colleghi l’hanno sempre descritto come una persona un po’ introversa e magari anche taciturna, ma nessuno potrà mai mettere in dubbio la sua inattaccabile correttezza non solo nei rapporti interpersonali, ma anche nel mondo degli affari. —

Gigi sosso



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