È morto il pittore Corsini, «Era un maestro del colore».Lutto nel Bellunese

CALALZO. È scomparso, nella notte fra sabato e domenica, Nazareno Corsini, pittore cadorino di Calalzo. Un artista a tutto tondo, che non ha disdegnato di cimentarsi anche con la sfida dello stilista, disegnando una fortunata linea di occhiali per la Demenego. Un lungo sodalizio questo, che è proseguito nel tempo, tanto che suoi quadri sono presenti in tutti i negozi dell’azienda cadorina.
Corsini era nato a Calalzo nel 1935 e aveva frequentato l’Istituto d’arte, insegnando poi educazione artistica nelle scuole medie, dal 1961 al 1984. Poi si era dedicato completamente alla pittura. E di maestro d’arte si deve parlare, perché Nazareno Corsini è stato tra i fondatori anche della Tavolozza Cadorina nel 1957, insieme agli amici Vico Calabrò, Gino Fossali e Giuseppe Marinello: una vera scuola di artisti che ha dato frutti importanti.
«Sono profondamente rattristato», commenta Vico Calabrò, «perché con Nazareno ci conoscevamo da sempre e abbiamo esordito insieme, con un nostro laboratorio, che abbiamo allestito dapprima a Cortina, dal 1964 al 1967, e poi a Lozzo di Cadore. Eravamo giovani e inesperti, ma animati da tanta passione, cosicché ci vennero commissionati vari lavori, fra cui le 14 tavole della Via Crucis della Chiesa di Dosoledo, nel 1965. Lui era un maestro del colore, abile nell’usare questa materia. Ed era positivo, simpatico, sempre pronto allo scherzo».
Lo avevano ispirato sia la scuola veneta che friulana. E i suoi maestri erano stati Giuseppe Zigaina, Giorgio Celiberti, Gigi Candiani, Giampaolo Domestici, Lino Dinetto, Riccardo Galuppo. Erano i tempi in cui gli studi erano botteghe, dove ci si confrontava e si dialogava, dove la creatività veniva messa al confronto con l’esperienza. E Corsini, amante del confronto, ha partecipato anche a molte ex-tempore, a Cortina, Conegliano, Belluno, Feltre, Vicenza.
«A molte di queste ex-tempore», ricorda l’artista Olga Riva Piller, «abbiamo partecipato insieme. Con Nazareno ci conoscevamo fin da ragazzini, per l’amicizia delle nostre famiglie: era una persona buona, gioviale, affettuosa; nel lavoro dettagliato e preciso, meticoloso e costante. Quanti ricordi piacevoli che tornano alla memoria, come quando con la sua 500 andavamo insieme, lui Vico Calabrò e io, a Venezia per studiare l’arte».
Nazareno Corsini trascorreva le sue giornate nello studio di via Nazionale a Calalzo, immerso fra quadri e libri, l’altra sua grande passione, ascoltando musica e dipingendo. «Dipingo solo quando ho estro», diceva, «non ho mai avuto un agente, un mercante d’arte».
Nella sua pittura tanti soggetti, dai paesaggi all’arte sacra, dalla natura morta al fascino di Venezia, della sua arte, delle sue maschere. I funerali si terranno nella Chiesa di Calalzo, domani alle 14. 30. —
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