È morto De Nale, Arsiè piange l’ex sindaco

È diventato sindaco di Arsié a settant'anni suonati e ha amministrato il suo Comune di nascita per due intere legislature, in veste di primo cittadino, e una terza da vicesindaco, al fianco di Ivano Faoro. Mario De Nale, scomparso ieri all'età di 92 anni, è la dimostrazione che spendersi per la comunità, mettersi in gioco e investire energie fisiche e mentali fino a raggiungere importanti obiettivi, come la piazza di Arsié, l'ampliamento dell'area artigianale, il ponte sul lago del Corlo che collega la sponda e le borgate più periferiche a quella “urbana”, è come un elisir di eterna giovinezza e di lunga vita. La scomparsa di Mario De Nale, un passato da emigrato in America, di maestro elementare e di amministratore di lunga data (è stato anche assessore a Tambre d'Alpago e consigliere provinciale), ha destato commozione fra i paesani di Mellame, di cui era originario, e della comunità arsedese tutta, e fra i compagni di cordata politica, primo fra tutti il sindaco uscente Ivano Faoro.
Era stato proprio Faoro, racconta lui stesso, a coinvolgerlo nella tornata elettorale del 1995. E lo aveva coinvolto proprio come capolista, candidato forte, conosciuto in Alpago per la sua tenacia e per tutto quello che era riuscito a portare “a casa” Tambre per il rilancio sportivo del paese, apprezzato nel suo Comune di nascita e di affezione per la straordinaria carica di umanità.
«Dalla sua versatilità, dalle sue capacità di affrontare i problemi dal punto di vista culturale e pratico, dalla caparbietà che ha dimostrato consentendo di finanziare opere che mai ci saremo immaginati di poter realizzare, ma soprattutto dalla sua umanità, ho imparato tanto», commenta Ivano Faoro. «Credo di poter interpretare un sentimento comune quando affermo che De Nale si è degnamente consegnato alla storia della nostra comunità».(l.m.)
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