E-mail di Equitalia e richieste dell’Istat ma sono tutte truffe
BELLUNO. A smascherare la truffa (o meglio, la presenza di un virus per “rubare” dati) sono la data e l’orario di invio dell’e-mail: 6 gennaio 2016, un giorno festivo quindi, alle 4.37 della notte. Strano (troppo) se il mittente dichiarato è nientemeno che Equitalia che, nonostante la solerzia del suo personale, il giorno dell’Epifania non era certo al lavoro.
Se ne sono accorti (anche) alcuni bellunesi, destinatari di quella che a tutti gli effetti può sembrare una cartella esattoriale, dove viene richiesto al destinatario di scaricare l’apposito allegato per ulteriori delucidazioni. E l’inganno è proprio qui: l’allegato della e-mail contiene un virus, presumibilmente concepito per “rubare” dati sensibili. Segnalazioni in proposito sono già giunte alla polizia postale.
Ma non è l’unico raggiro del momento. Diversi, infatti, sono i cittadini bellunesi che (anche sui social network) stanno segnalando strane telefonate da parte di presunti (finti) operatori dell’Istat che, con la scusa di sondaggi vari, chiedono all’interlocutore di turno dati palesemente troppo personali per far apparire verosimile la procedura: viene chiesto, infatti, se in casa si dispone di porta blindata, di un cane e se la zona di residenza è illuminata.
Allertata in proposito la questura di Belluno, dai cui uffici si ribadisce l’invito «a non fornire per alcun motivo dati sensibili o strettamente personali a estranei, nè personalmente nè telefonicamente» e in caso di richieste sospette «informare subito le forze dell’ordine». (ma.ce.)
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