E la vicina tenta il suicidio
Donna piena di problemi, Luciana Callegher l’aiutava
TREVISO.
L’hanno salvata i vigili del fuoco richiamati dall’odore di gas che usciva dal suo appartamento. La vicina di casa di Luciana Callegher nel quartiere San Paolo aveva deciso di farla finita domenica sera, ma per fortuna le sue condizioni non sono gravi.
La donna, con un passato difficile, non stava bene. Lo raccontano condomini e conoscenti, ricostruendo il rapporto tra le donne. Due destini segnati da drammi diversi incrociatisi tra le mura dello stesso condominio. Lei e Luciana si affacciavano sulla stessa terrazza, unite da un’amicizia vera ma difficoltosa. Negli ultimi tempi, le rispettive tensioni avevano preso il sopravvento sfociando in piccoli screzi capaci forse di trasformare la tragedia in una reazione a catena. «Qui tutti le stavamo vicino», racconta Angela, la donna che vive sullo stesso pianerottolo, «alle volte era strana, ma tentavamo di aiutarla. Anche Luciana si è impegnata tanto per questo. L’aveva presa, per così dire, sotto la sua ala protettrice. Tentava di difenderla quando faceva arrabbiare altri condomini, stava con lei. Frequentava anche casa sua».
Nel portone di sinistra dove viveva Luciana Callegher, la storia è vista diversamente: «Non hanno mai litigato», racconta Rina, ma ultimamente erano entrambe in difficoltà. La tensione dell’una e dell’altra le aveva portate a qualche scontro».
Di Luciana Callegher, gli altri condomini ricordano invece i frequenti spostamenti: «Ultimamente era sempre di corsa. Viveva più a Sovramonte, dai genitori, che qui. Faceva ogni giorno centinaia di chilometri».
Argomenti:dramma allo stadio
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