È deciso: rivivrà la piscina di Guargnè

CORTINA. Un piano da 45 milioni di euro. È quello triennale delle opere pubbliche appena approvato dal commissario straordinario Carlo De Rogatis.
Priorità alle opere per i Mondiali di sci alpino del 2021, inserite nel contratto sottoscritto tra la Fondazione Cortina 2021 e la Federazione internazionale dello sci. Opere che non sono strettamente legate alle gare di sci, ma necessarie a Cortina per ospitare una rassegna interazionale.
Al primo posto nel piano vi è il collegamento sciistico tra le Cinque Torri e Pocol, che prevede un investimento di 21 milioni di euro, finanziato dai Fondi per i Comuni di confine: sarà realizzata una cabinovia, della portata oraria di 1.100 persone che colleghi Son dei Prade a Pocol con Bai de Dones sulle Cinque Torri. Un'opera attesa da anni, che collegherà Cortina al circuito del Dolomiti Superski. Per l'anno in corso, De Rogatis ha previsto un investimento comunale di 5 milioni di euro in opere.
Via libera anche al secondo stralcio del parco giochi di Sopiazes per 461.945 euro e al ponte da 450 mila euro che porta al Tennis Country Club che e alla futura palestra di roccia di Sopiazes. Con 260 mila euro saranno poi realizzate le fognature a Cadelverzo di Sopra di Sotto, un lavoro atteso da tutti coloro che hanno investito, costruendosi la casa con la formula del diritto di superficie.
In vista dei Mondiali, già nel 2017, si inizierà a realizzare la nuova strada di accesso che porta a Rumerlo, futuro parterre di arrivo delle gare: il primo stralcio dei lavori lo pagherà il Comune con un investimento di 990 mila euro, il secondo, previsto nel 2018, ammonterà a 2 milioni 210 mila euro e sarà invece finanziato dai Fondi per i Comuni di confine.
Ma ecco a novità. Dopo tanto penare, nel 2019 Cortina riavrà la sua piscina. De Rogatis ha previsto di intervenire sulla struttura di Guargnè, che sarà sistemata, riqualificata e verrà ampliata con una parte dedicata al wellness; sarà rifatta anche la strada di accesso all'area. L'investimento totale è di 12 milioni di euro di cui 10 milioni sono stati finanziati dai Fondi per i Comuni di confine.
«Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare nella stesura del piano triennale», commenta il commissario, «credo che soprattutto per la piscina possano essere contenti gli oltre 1.600 residenti che avevano firmato una petizione, chiedendo la riapertura della vecchia struttura».
La piscina di Guargnè è chiusa da cinque anni: dopo la caduta di alcune tegole dal tetto, nessuno è più intervenuti sulla struttura. L'ex giunta Franceschi voleva realizzare un nuovo impianto nei pressi dello stadio Olimpico del ghiaccio, ma De Rogatis non è stato dello stesso parere. «Abbiamo acquisito un parere della Sovrintendenza», spiega, «nel quale emerge che la piscina che si voleva costruire vicino allo stadio Olimpico non è compatibile con il palaghiaccio. Quindi abbiamo deciso di intervenire sulla struttura di Guargnè. Ora lavoreremo affinché i soldi del Fondo per i Comuni di confine che sono stati erogati per la nuova piscina, vengano spesi per ristrutturare l'edificio esistente e la strada di accesso allo stesso».
Nel 2018 sono, infine, previsti investimenti per due milioni di euro, di cui 1.200.000 dai Fondi di confine, per riqualificare la pista ciclabile da Dogana Vecchia al Codivilla.
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