È conto alla rovescia, Ipertosano apre il 5 marzo La nuova struttura commerciale conterrà anche uffici e un ristorante

BASSO FELTRINO
Ormai è conto alla rovescia. Il 5 marzo, disposizioni anti Covid permettendo, aprirà ufficialmente l’Ipertosano di Pederobba, l’imponente centro commerciale, dislocato appena al di là dei confini bellunesi. Un’apertura che da una parte desta curiosità e dall’altra fa sorgere timori per le ricadute sul piccolo commercio non solo nella zona di Alano di Piave e Quero Vas ma dell’intero feltrino. Quello che andrà a delinearsi nello scacchiere degli equilibri economici provinciali sarà a tutti gli effetti un nuovo capitolo, che porterà con sé una svolta significativa, modificando probabilmente le abitudini di acquisto di parte dei feltrini.
IL PROGETTO
L’area sulla quale trova sviluppo il centro commerciale è di 68 mila metri quadrati, situata nel Comune di Pederobba e compresa tra la strada regionale 348 Feltrina e la “Pedemontana del Grappa”. Partiti nel settembre 2008, i lavori appaltati alla ditta di costruzioni E. ma. pri. ce di Possagno sono consistiti nella demolizione dei fabbricati preesistenti, seguiti da interventi di bonifica e rimodellazione parziale della zona un tempo conosciuta come fungaia del Montello.
Sono stati realizzati spazi a destinazione commerciale, direzionale e servizi alla persona per un totale di 350mila metri cubi. Solamente la base dell’edificio verrà occupata da un supermercato di 10. 500 metri quadrati, al quale si aggiungeranno altre attività sempre al pianterreno, di piccole e medie dimensioni.
Ai piani superiori sono previsti infine alcuni uffici e un ristorante. Per i clienti verrà messo a disposizione un ampio parcheggio all’esterno, al quale si accederà agevolmente dalla feltrina grazie alla rotatoria inaugurata nel periodo invernale dello scorso anno, che consente al traffico di scorrere rapidamente. Attualmente è in corso la sistemazione degli interni, mentre l’edificio si staglia compiutamente all’occhio di chi percorre la Sr 348.
«aiuti al piccolo commercio»
«I piccoli negozi hanno tutto il nostro appoggio, afferma il sindaco di Quero Vas, Bruno Zanolla, ma l’unico modo per garantire la loro sopravvivenza è una politica fiscale adeguata. A maggior ragione oggi quello che si sta verificando ovunque con il coronavirus. Tutto il resto, su altre possibili soluzioni, sono chiacchiere. Bar, ristoranti e attività commerciali in generale, per le piccole comunità come le nostre nel Bellunese, svolgono due ruoli: un servizio non solo economico, ma di presidio del territorio. Garantiscono la sopravvivenza del tessuto sociale dei paesi, specialmente là dove maggiormente c’è la popolazione anziana, con difficoltà di movimento. È vero che in questo momento storico di difficoltà generale vengono sempre più attivati i servizi a domicilio, ma la soluzione non può essere tutta lì».
Il primo cittadino aggiunge: «Servono sgravi fiscali per le attività montane. Per far sì che anche nella nostra provincia le imprese possano sopravvivere una volta aperto l’Ipertosano, non le si può assoggettare agli stessi regimi delle grandi catene di distribuzione. In tal caso sarebbe un’operazione evidentemente impari. La politica fiscale deve essere adeguata, a mio modo di vedere, ai tempi che corrono. Il servizio che svolgono è per tutti noi insostituibile».
FELTRINA DA MONITORARE
Al discorso economico si aggiunge inoltre il fattore traffico. Con l’Ipertosano l’afflusso delle auto lungo la strada regionale feltrina, aumenterà a dismisura. Con rischi di intasamenti e ulteriori disagi. Da qui era nato l’appello dell’amministrazione querese a Veneto Strade per l’adeguamento del collegamento.
Un autovelox, all’altezza della frazione di Santa Maria era stato di recente installato per contenere il traffico, alla pari di quello all’imbocco della galleria di Scalon. Per il progetto della feltrina, che vede protagonista anche il Comune di Quero Vas, le tempistiche regionali non saranno brevi. Come confermato dal sindaco Zanolla la richiesta di intervento era stata inoltrata agli organi competenti. –
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi