Due opere del Tiziano in mostra nella casa natale di Pieve di Cadore

Presentata la mostra che sarà aperta al pubblico da domani e fino al 29 settembre

Due dipinti del Tiziano che raffigurano il Maestro cadorino e che fanno parte della raccolta degli Uffizi di Firenze - dove non erano esposti al pubblico - sono esposti da domani al pubblico, nella casa natale del Tiziano a Pieve di Cadore. I due dipinti sono stati ottenuti in prestito dalla Magnifica Comunità di Cadore per essere collocati nella quattrocentesca dimora del pittore fino al 29 settembre.

La mostra, intitolata "Tiziano. L’enigma dell’autoritratto", proporrà ai visitatori due opere poco conosciute ma particolarmente interessanti per almeno due motivi: esse da un lato restituiscono un’immagine dell’artista classica e riconoscibile da tutti (sono filiazioni del celebre Autoritratto custodito a Berlino), dall’altro evocano una terza opera, il “ritratto cadorino”, di cui era in possesso il cugino del pittore, Tiziano Vecellio detto L’oratore, e di cui si sono perse le tracce.

Più che una mostra il progetto espositivo "Tiziano. L’enigma dell’autoritratto" sarà un racconto che si comporrà di contributi e linguaggi diversi, snodandosi tra il Cadore e Firenze: fulcro di questa narrazione, in cui ci si potrà immergere da domani a domenica 29 settembre nella casa - museo di Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore, 1488/1490 – Venezia, 1576) a Pieve di Cadore, saranno due opere che la Magnifica Comunità di Cadore ha ottenuto in prestito dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, un autoritratto che è sempre stato al centro dalla critica - e per questo misterioso - e un ritratto della scuola nordica. Il progetto, promosso dalla Magnifica Comunità di Cadore, rientra nelle azioni di riqualificazione e valorizzazione della casa natale di Tiziano Vecellio ed sostenuto dalla Fondazione Cariverona nell’ambito del progetto "Itinerari in rete: per lo sviluppo di un turismo culturale in Cadore". È dedicato alla memoria di Lionello Puppi, autore di molti studi storico - artistici e, in particolare dell'Epistolario di Tiziano, e docente universitario, già componente del Consiglio scientifico della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, recentemente scomparso.

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