Doppio progetto per un sostegno ai più giovani e alle famiglie

L’obiettivo è di fornire servizi finalizzati all’inclusione allo scambio di esperienze ed all’aiuto di soggetti con difficoltà di varia natura

BORGO VALBELLUNA

La giunta Cesa lavora a delle progettualità mirate al sostegno di minori e famiglie, sfruttando un paio di bandi statali.

Il primo, denominato “Educare in Comune”, si pone l’obiettivo di finanziare progetti per il contrasto alla povertà educativa e al sostegno delle opportunità culturali ed educative di persone minorenni. A questo bando il Comune di Borgo Valbelluna ha partecipato per le tematiche “La famiglia come risorsa” e “Cultura, arte e ambiente”.

La proposta che l’Amministrazione ha promosso (con il coinvolgimento dei Comprensivi di Mel e Trichiana, della Materna paritaria di Lentiai, delle associazioni di volontariato, sportive e culturali) è quindi rivolta a fornire ulteriori servizi, in particolar modo alle famiglie, ai giovanissimi e ai ragazzi in generale. Si è cercato di progettare uno spazio condiviso, aggregativo, che possa diventare fulcro di attività per tutti loro, con obiettivi educativo-ricreativi e di incontro tra famiglie stesse, con lo scopo di creare reti positive e relazioni di supporto. La proposta progettuale è stata di circa 200mila euro, con la previsione di servizi quali uno sportello psicologico, supporto educativo con figure professionali ed il coinvolgimento delle associazioni di volontariato. «Si tratta di importanti proposte rivolte alle famiglie e ai giovani, volte a continuare ad investire sui filoni quali il Progetto Rice (Rete internazionale della città educante, ndr), per il contrasto della povertà educativa, per l’inclusione e la promozione di reti significative di rapporti tra cittadini», spiega l’assessore alle politiche sociali Marilisa Corso.

Il secondo bando, intitolato “Educare Insieme” , che verrà presentato in collaborazione con il Comune di Pedavena e la Cooperativa “Porta aperta”, sarà finalizzato a finanziare servizi dedicati all’aiuto delle famiglie nella conciliazione dei tempi famiglia/lavoro, di inclusione e mediazione nei confronti di bambini con difficoltà di apprendimento e linguistiche, ed infine di scambio di esperienze tra i ragazzi dei due Comuni, con la promozione di campi estivi nei rispettivi territori.

I servizi inseriti all’interno della progettualità sono rivolti ai giovani in età pre-adolescenziale (dai cinque ai quattordici anni) e prevedono l’inserimento di uno sportello educativo psicologico per le famiglie, di un servizio di mediazione culturale per i territori con ampia presenza di cittadini stranieri, di servizi di educativa domiciliare per le famiglie che siano in difficoltà nel seguire l’apprendimento dei propri figli, per un finanziamento di circa 150mila euro. —



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