Dopo orso, lince e lupo potrebbero arrivare anche lontra e castoro
Belluno
Nel 1995 arrivò l’orso. Tre anni dopo la lince. In provincia di Belluno ci sono sette o otto branchi di lupi e a breve potrebbero arrivare la lontra e il castoro. Il Bellunese si conferma terra molto ricca sotto il profilo della biodiversità. «Abbiamo avuto presenze sporadiche di orsi, esemplari maschi che esplorano il territorio ma non trovando femmine per accoppiarsi tornano nella zona di provenienza», spiega il responsabile dell’ufficio faunistico della Provincia, Loris Pasa. «Per quanto riguarda la lince, invece, si tratta di un animale molto elusivo, difficilissimo da incontrare. Sono state fatte segnalazioni di avvistamenti di singoli esemplari che si spostano e arrivano anche nel nostro territorio».
A breve potrebbe arrivare la lontra, che al momento si trova al confine provinciale con il Friuli e con la Pusteria e “preme” per entrare nel Bellunese. «Ma c’è anche qualche esemplare di castoro nel Tarvisiano, un animale tornato dopo molti anni in Italia», continua Pasa. «Gli animali stanno ricolonizzando gli spazi alpini».
Per quanto riguarda i lupi, invece, in provincia ci sono sette o otto branchi. «Si tratta di una stima», precisano Pasa e Stefano Vendrami, dell’ufficio faunistico della Provincia. I branchi si trovano sul Visentin, nel Parco, in Alpago, sul Grappa, a Livinallongo, sul Cesen, sul Bosconero. Il branco che si aggirava nella zona di Falcade sembra essersi spostato in Trentino.
Proprio in questo mese è stato avviato a livello nazionale un censimento di tutti i branchi, organizzato da Ispra, che vede coinvolte tutte le regioni. Durerà fino a marzo.
In Veneto è sempre stato fatto un monitoraggio degli esemplari, ma questo studio, il primo di tale calibro, sarà molto importante «perché per gestire una specie bisogna conoscerla, capire come si comporta e dove si trova», continua il consigliere provinciale Franco De Bon. Nel Bellunese sono stati previsti 58 percorsi (“transetti”) che saranno attraversati una volta al mese da personale istituzionale (agenti della polizia provinciale e tecnici dell’ufficio faunistico) e volontario (cacciatori, ambientalisti, ecc.) che è stato opportunamente formato. —
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