Domenica maxi schermo in riva al Piave per la finale dell’Italia
Solo 200 posti liberi, con prenotazione telefonica. L’organizzazione è del Comune di Belluno con la collaborazione del Cinema Italia.

Solamente questa sera si conoscerà il nome degli avversari degli azzurri, ma intanto c'è già una certezza: tutti davanti al maxischermo sulle rive del Piave per seguire la finale dell'Europeo di calcio.
Domenica sera al Parco fluviale di Lambioi sarà allestito, con la collaborazione del Cinema Italia, uno schermo gigante dove poter seguire gli ultimi 90 minuti dell'avventura azzurra ed Euro 2020; viste le attuali restrizioni legate all'emergenza sanitaria, saranno disponibili gratuitamente 200 posti ed è quindi obbligatorio prenotarsi telefonicamente allo 0437/943164 da domani, giovedì 8 luglio, a sabato 10 luglio dalle 18.00 alle 20.30.
Come previsto dalle norme vigenti, dovrà essere rispettato il distanziamento e al momento della prenotazione saranno raccolti nome, cognome e numero di telefono dei partecipanti; come già avviene per il cinema all'aperto, ospitato nella stessa location, non saranno predisposte sedie, ma ognuno potrà portare teli, coperte o sdraio da posizionare dove meglio crede, sempre nel rispetto del distanziamento interpersonale.
«Siamo contenti di essere arrivati in finale, e ci è sembrato giusto offrire un'ulteriore occasione per seguire tutti insieme l'ultima partita dell'Europeo. - commentano l'assessora agli eventi Yuki d'Emilia e l'assessore allo sport Marco Bogo – I posti sono limitati, come ci impongono le attuali norme, ed è per questo che domenica sera senza prenotazione non si potrà accedere all'area di Lambioi; sappiamo che molti esercizi pubblici hanno organizzato maxischermi nei loro locali, anche questi su prenotazione, e che visto l'interesse dell'evento andranno presto esauriti; per questo abbiamo ritenuto nostro dovere trovare questi spazi, che ci permettono di offrire a tutti quei cittadini che non troveranno spazio nei locali una soluzione per organizzare in sicurezza una serata che speriamo possa essere di festa».
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