«Difficile prevedere l’intensità dei fenomeni»
BELLUNO. Insomma, stando alle previsioni, l’estate è tutt’altro che terminata e questo Ferragosto regalerà ai bellunesi sole e caldo. Il previsore Arpav fa però anche altre considerazioni, che...
BELLUNO. Insomma, stando alle previsioni, l’estate è tutt’altro che terminata e questo Ferragosto regalerà ai bellunesi sole e caldo.
Il previsore Arpav fa però anche altre considerazioni, che riguardano i fenomeni connettivi e temporaleschi, «che sono sempre più violenti e improvvisi», sottolinea Luciani. «I modelli li prevedono, però non riescono, all’interno della fase instabile, a capire quale potrà essere l’intensità del fenomeno», precisa Luciani. «Per fare un esempio recente, consideriamo l’ondata di maltempo che ha interessato nei giorni scorsi l’area tra Misurina e le Tre Cime di Lavaredo: si prevedevano 11 millimetri di pioggia, ne sono caduti addirittura 102. Il rapporto è di uno a dieci. C’è una bella differenza».
«Questi fenomeni, lo sappiamo, vanno poi a colpire un territorio che è già di per sé molto fragile», continua il previsore. «Da un lato c’è un clima che, per vari fattori, sta mutando. Dall’altro, in alcune aree, paghiamo il dazio dell’incuria e della non sufficiente manutenzione. Nel complesso, uno stato di cose articolato e delicato, che vede al proprio interno tanti elementi, i quali non possono essere considerati in modo disgiunto l’uno dall’altro».
(m.r.)
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