Dietro la Sapa nasce il colosso dell’alluminio

Joint venture tra Orkla e Norsk Hydro, dal 2013 si prevedono investimenti per 135 milioni di euro

FELTRE. Il nome sul cartello dello stabilimento di via Monte Grappa resterà lo stesso, ma dietro l’insegna della Sapa sta per nascere il più grande fornitore mondiale di alluminio. La Orkla, proprietaria dello stabilimento feltrino ex Metallurgica ed ex Alcoa, ha raggiunto un accordo con la Norsk Hydro (casa madre della Hydro Extruded Products) per una joint venture che sarà partecipata al cinquanta per cento da ciascuna parte. La nuova società, che opererà ancora con il nome di Sapa, si proporrà nel mercato - dalla prima metà del 2013, quando il completamento della transazione sarà effettivo, con il via libera delle autorità garanti sulla concorrenza - come il più grosso produttore mondiale, con investimenti. L’operazione, appena ufficializzata, prevede anche investimenti massicci (135 milioni di euro) negli stabilimenti sparsi per il mondo, soprattutto nei mercati emergenti come il Brasile, l’Argentina, la Cina, l’India e il Vietnam. Ma sarà consolidata anche la leadership conquistata in Europa e in Nord America.

L’accordo riguarda la parte profili, tubi estrusi e tubi saldati prodotti da Sapa e gli estrusi di Hydro. Per dare un’idea dell’importanza dell’operazione basta dare un’occhiata ai bilanci delle due società e metterli insieme: nasce un colosso con un fatturato annuale di circa 6,4 miliardi di euro e con 25 mila dipendenti.

Al timone della società, come amministratore delegato, ci sarà Svein Tore Holsether. Presidente sarà Svein Richard Brandtzaeg. La sede sarà a Oslo, dove già c’è la casa della Hydro. L’obiettivo - hanno fatto sapere le due parti in una nota - è rispondere alla crescente domanda di alluminio estruso, investendo e potenziando la ricerca e lo sviluppo, conquistando nuovi mercati e andando incontro alle richieste dei clienti.

Da Feltre l’operazione è seguita con attenzione e anche apprensione. I sindacati si sono già mossi per conoscere il nuovo piano industriale e capire quali saranno gli effetti dell’operazione sugli stabilimenti italiani, tra i quali c’è quello di Feltre, appena rinnovato negli impianti con un grosso investimento da parte della Sapa, e sull’occupazione. La speranza è che con gli investimenti si possa creare anche occupazione.

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