Della Lucia: lavori in vista per palestra e azienda agricola

Ingenti investimenti in programma per l’istituto agrario Sabato sera a Vellai presentato il progetto preliminare

FELTRE. Entro il 2020, l’istituto agrario Della Lucia di Vellai sarà messo a norma e pronto alle sfide del futuro, come polo di riferimento per la candidatura al biodistretto della Valbelluna. Ma c’è tutto un cronoprogramma di lavori che inizieranno dalla viabilità che coinvolge l’abitato di Vellai, con la realizzazione entro il 2017 di una ciclopedonale nel pacchetto Feltre-Busche, per procedere poi con il complesso Della Lucia, sul quale già in estate si metterà mano ai bagni della palestra dell’istituto. Occorre farsi trovare pronti con il progetto di messa in sicurezza e valorizzazione della palestra, proprio per poter accedere a eventuali fondi e recuperare quei 400 mila euro che mancano all’appello. E con i Fondi dei comuni di confine, annuncia il sindaco Paolo Perenzin, ci sono due milioni di euro, concordati all’unanimità da tutti i sindaci, per la ristrutturazione e la valorizzazione dell’azienda agricola esistente, che è già candidata, come conferma il preside Busetto, alla coltivazione biologica. Insomma, ad un cantiere ne seguirà un altro.

Di tutto questo, oltre che per testimoniare l’impegno e l’attenzione istituzionale nei confronti di un istituto scolastico che rappresenta un’eccellenza per la provincia, la storia di una frazione e un indotto per la comunità feltrina, si è parlato in una riunione pubblica con i frazionisti di Vellai, sabato sera. Ha presieduto la riunione Ezio Lise, consigliere delegato all’dilizia scolastica, con il sindaco Paolo Perenzin e il preside Ezio Busetto.

Quella dell’incontro è stata l’occasione per parlare dell’opera realizzata quasi cent’anni fa dall’ordine di don Guanella e delle ricadute che la presenza dell’istituto ha comportato per gli abitanti. Cosa di cui si è occupato Claudio Dalla Palma. Ma è stata soprattutto l’occasione per presentare il progetto di ristrutturazione della palestra, affidato alla studio AreaTecnica coordinato dall’ingegnere Gianluca Vigne. Il professionista ha mostrato, con le simulazioni dell’elaborato preliminare, lo stato di fatto dell’edificio per il quale i guanelliani di cent'anni fa non hanno badato a spese, quanto a ferro e cemento.

Lo ha dimostrato anche il progetto originario, recuperato a Como (e non a caso Como è la patria architettonica del razionalismo e di Giuseppe Terragni), con una fondazione di due metri di calcestruzzo per portarsi in quota e con armatura d’acciaio, che non sono quelle della costruzione classica, ha detto il professionista Vigne, ma ben più all’avanguardia. «Dal punto di vista dell’adeguamento antisismico, in base alle prescrizioni normative in vigore, possiamo prospettare una struttura in acciaio ancorata all’esterno, con profilati in acciaio inglobati in un pacchetto isolante».

Il progettista ha parlato anche del recupero degli ottocento metri quadri sopra la palestra, che serviranno ad accogliere in sicurezza tutti i laboratori (buona parte dei quali sono attualmente esiliati nei sotterranei) e a valorizzare quell’ampio terrazzamento che i guanelliani avevano voluto, fra palestra e sottotetto funzionale, per le ore di sole destinate ai ragazzi dell’antico convitto. Nella terrazza, rimessa a norma e sfruttando tutti i punti luce che l’ordine sacerdotale comasco avevano predisposto per il microclima ottimale, potrebbe diventare un laboratorio-serra. Offrendo in tal modo agli studenti del futuro un’ulteriore offerta formativa.

Laura Milano

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