«Dedichiamo una pista di fondo a Maurilio De Zolt»

Campolongo. I campioni comeliani dello sport rilanciano Il sindaco Buzzo: «Ci proviamo, ma non faccio promesse»

SANTO STEFANO. Una serata per rilanciare un progetto che sta a cuore a tanti comeliani: quello di una pista da fondo da dedicare al campionissimo Maurilio De Zolt.

Se ne è fatto interprete sabato a Campolongo Bruno Pomarè, decano dei fondisti comeliani, atleta, allenatore, promotore sportivo, nel corso di una serata dedicata dal Caffè letterario di Fabrizio Soravia al libro "Sciare con i social network" di Fattor e Vietina.

«Pare impossibile», ha sostenuto Bruno Pomarè, «che ancora oggi non si sia fatto nulla per rendere omaggio come si deve alle gesta sportive di un campionissimo come Maurilio De Zolt. Il progetto di una pista da fondo fra Santo Stefano e Campolongo è ancora attuale, finora è mancata solo la volontà politica per realizzarla. Ma io faccio appello alle amministrazioni locali, perché non ho perso la fiducia di poterla dedicare a Maurilio».

«Non faccio promesse», ha replicato il sindaco Alessandra Buzzo, «perché non mi piace illudere nessuno. Posso solo dire che stiamo portando avanti un ottimo lavoro con il progetto Aree interne e che senz'altro prenderemo in considerazione anche la vostra istanza».

L'occasione per rilanciare l'idea è stata offerta dalla serata organizzata dal Caffè Letterario per discutere di neve fra sport e turismo e che ha visto la partecipazione di tanti campioni del Circo bianco del Comelico e Sappada, del passato e del presente. Hanno risposto all'appello, oltre a Bruno Pomarè, Elio De Martin, Virginia De Martin, Roberto De Zolt, Tullio Grandelis, Silvio Fauner, Manuel Ferrari, Pierino Fontana, Bruno Pomaré, Giuseppe Puliè e Enrico Tach. E, pur impossibilitati ad intervenire, hanno mandato il loro saluto anche Emanuele Buzzi (in Cile per preparare la stagione invernale di discesa), Alba De Silvestro, Lisa Vittozzi, Pietro Piller Cottrer, Simone Fontana, René Catarinussi. Il più applaudito è stato proprio il campionissimo Maurilio De Zolt, intervistato dal giornalista Giovanni Viel, che ha condotto la serata. Maurilio, con la consueta semplicità, ha ripercorso le tappe della sua prestigiosa carriera, con vittorie ai Mondiali ed alle Olimpiadi. Ed ha ricevuto un particolare tributo e ringraziamento da parte di Silvio Fauner, suo compagno di nazionale e con lui campione olimpico della staffetta a Lillehammer nel 1994.

«Maurilio per me è stato fondamentale», ha ribadito Fauner, «perché mi ha aiutato ad inserirmi nella squadra nazionale senior, dopo i successi che avevo ottenuto a livello giovanile; e poi mi ha dato sempre i consigli giusti, ha messo la sua esperienza anche al mio servizio».

Fauner ha anche spiegato come da poco più di un anno abbia costituto insieme a sette amici l'Asd Sappada Dolomiti Sport Events per curare l'organizzazione di manifestazioni sportive che abbiano soprattutto l'obiettivo di alimentare il turismo di montagna a Sappada e nel Comelico.

«I primi risultati dimostrano che le nostre zone sono molto apprezzate da chi le frequenta, ma purtroppo ancora troppo poco conosciute. Noi pensiamo che lo sport sia un volano utile per far arrivare sempre più gente sulle nostre montagne e per rilanciare tutto il comparto turistico».

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi