De Rigo: «Male i paesi emergenti, meglio l’Europa»

BELLUNO. «Una situazione non ottima, ma buona, con un mercato italiano che dà segnali di ripresa». Barbara De Rigo, figlia di Ennio, spiega che per la De Rigo Vision, in Italia, per diversi anni si è registrata una certa contrazione. Ora, però, il mercato interno comincia a sbloccarsi. «Abbiamo chiuso il 2015 con dati migliori rispetto al 2014», fa presente. «Nel nostro paese, in particolare, stanno avendo delle buone performance i marchi aziendali, Police, Lozza e Sting, ma anche Furla e Blu Marine. Stiamo poi inserendo nuovi marchi, come Trussardi, e i primi segnali cominciano a vedersi. Siamo fiduciosi».
Per quanto riguarda l’estero, ad andare molto bene sono i mercati della “vecchia Europa”: «La Spagna è in continua crescita, sia nel retail che nella distribuzione», aggiunge. «Risultati parecchio buoni arrivano dalla Francia e anche dalla Germania, dove di recente abbiamo aperto una filiale».
In forte crisi sono invece i mercati di paesi come Brasile, Russia e Cina. «In essi riponevamo negli anni scorsi grandi speranze, in quanto emergenti e con prospettive molto buone», commenta, «ora invece le cose sono cambiate, penalizzando anche il riscontro che abbiamo come settore occhiale». Sul fronte della notizia emersa di recente, ossia che l'azienda ha annunciato 108 esuberi, la De Rigo precisa che «l’azienda è sana e il tutto è dovuto a un calo di commesse, dopo l’addio di due marchi di alta gamma, Givenghy e Zegna (il primo alla Safilo, il secondo alla Marcolin, ndr). Ora si sta procedendo con la mobilità volontaria». Calo del fatturato nel 2015, rispetto al 2014, per la De Rigo Refrigeration. «Per il periodo di ristrutturazione che abbiamo affrontato», spiega Maurizio Dessolis, «e che ha portato a concentrare tutto nello stabilimento di Sedico. Dovrebbe trattarsi dell’ultimo anno di sofferenza e poi ricomincerà la ripresa. L’occupazione, comunque, è rimasta stabile». (m.r.)
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