De Rigo, da lunedì tutti a Longarone

LIMANA. Da lunedì la maggior parte dei dipendenti della De Rigo Vision spa di Limana inizierà a lavorare nello stabilimento di Longarone.
Il trasferimento di quasi tutta l’attività dalla Sinistra Piave al Longaronese è avvenuta, infatti, come annunciato ancora alcuni mesi fa, in questo periodo di ferie estive per poter ripartire a pieno ritmo il 2 settembre.
Il cambio di sede interesserà per ora un centinaio di operai sui 120 che operano a Limana. E questi andranno ad aggiungersi ai 780 dipendenti che operano già a Longarone.
I rimanenti (circa una ventina) rimarranno finché non saranno ultimate le ultime operazioni, anche se è previsto entro la fine del 2013 la chiusura definitiva dello stabilimento limanese.
Su quale sarà l’utilizzo poi della fabbrica che rimarrà vuota, da cui tra l’altro era partita nel lontano 1978 l’avventura di De Rigo che di anno in anno era cresciuta fino alla realtà attuale, fino a qualche mese fa la stessa proprietà era incerta.
I lavoratori che passeranno a Longarone avranno dall’azienda, visto che un accordo sindacale non era stato raggiunto nei mesi scorsi, il rimborso dell’abbonamento al trasporto pubblico locale, «così come previsto dal contratto integrativo in caso di passaggio da una sede all’altra», precisa Milena Cesca della Femca Cisl.
La notizia della chiusura della fabbrica storica della De Rigo Vision Spa a Limana era stata data a lavoratori e sindacati ancora all’inizio del 2013 lasciando tutti perplessi e preoccupati al pensiero che questa mossa potesse essere l’inizio di un’operazione di razionalizzazione di più ampio respiro, cosa che ad oggi, per fortuna non è avvenuta. Il cambio di sede era stato deciso anche in considerazione delle richieste del mercato: a Limana, infatti, fino ad oggi si lavora il metallo, mentre oggi la richiesta è per la plastica.
Ma l’autunno per l’azienda sarà abbastanza calda. Infatti, «il contratto integrativo è scaduto quest’anno e quindi bisogna iniziare le trattative per il rinnovo», precisa sempre Cesca.
Ma su questo trasferimento, «sulla sua gestione, sulle criticità che incontreranno i lavoratori alle prese con questa novità e sulla possibilità di risolvere questi disagi ci dovremo confrontare con i vertici aziendali e con i lavoratori, anche se restiamo dell’idea che la De Rigo avrebbe potuto fare molto meglio per i propri dipendenti se avesse voluto, anche in base alle proposte che avevamo avanzato in sede di trattativa per agevolare e rendere meno pesante questo trasferimento», ci tiene a precisare Denise Casanova della Filctem Cgil.
Paola Dall’Anese
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