Dario Bond porta a Venezia la protesta dei comitati feltrini

Protagonista della visita veneziana il movimento «9 dicembre 2013» che nei mesi scorsi ha protestato in tutta la regione: «Non è cambiato nulla»

VENEZIA. Una delegazione dei presidi Feltrina Nord e Busche del movimento «9 dicembre 2013» ha incontrato a palazzo Ferro-Fini il presidente del Consiglio Clodovaldo Ruffato. Scopo della “visita” era sollecitare una risposta alle istanze di semplificazione, sburocratizzazione, accesso al credito poste dai piccoli imprenditori e dai disoccupati e senza reddito del veneto. «A tre mesi dall'avvio delle nostre azioni di protesta ai caselli e lungo le strade del Veneto - ha dichiarato il coordinatore del presidio Feltrina Nord Amedeo Bolzonello - ancora non abbiamo visto nulla. Intanto le imprese continuano a chiudere, gli imprenditori a togliersi la vita, i disoccupati aumentano, e le famiglie rimaste senza reddito non riescono più a fare la spesa nè tantomeno a pagare le bollette. La protesta dei “forconi” si è spenta, ma i motivi della protesta sono invariati».

I rappresentanti del movimento popolare che nel trevigiano conta circa 300 attivisti, hanno chiesto alla classe politica regionale precisi impegni in merito ad un possibile provvedimento di moratoria o rateizzazione delle tasse per i piccoli imprenditori e i cittadini più in difficoltà. Hanno sollecitato inoltre misure di equità nell'assistenza e nelle politiche di solidarietà per evitare che i veneti impoveriti siano meno tutelati dei profughi o dei rifugiati di prima accoglienza. Il presidente del Consiglio ha assicurato alla delegazione, composta anche Cesare De Stefan titolare dell'«osteria senza oste» finita nel mirino degli ispettori dell'Agenzia delle Entrate, l'attenzione del Consiglio alle richieste del movimento: le istanze dei presidi saranno oggetto di una prossima riunione della conferenza dei capigruppo consiliari.

«Ho voluto portare a Venezia questa delegazione, con la quale sono entrato in contatto sabato scorso a Feltre nel corso di un incontro sulla questione dei profughi, perché è giusto ascoltare le richieste di chi si sta facendo portavoce di un disagio socio-economico sempre più diffuso, che tocca imprese e famiglie». Lo dichiara Dario Bond, capogruppo di Forza Italia per il Veneto che oggi ha accompagnato a palazzo Ferro-Fini una delegazione di esponenti dei presidi feltrini del movimento «9 dicembre 2013».

«Sono persone e imprenditori che stanno soffrendo in silenzio e che meritano invece visibilità e sostegno - prosegue Bond - Era doveroso ripristinare il giusto collegamento tra questo pezzo della società civile e le istituzioni regionali, che sono tra le più vicine al territorio e che ben conoscono il disagio delle famiglie e delle imprese». «Operativamente - conclude - mi assumo l'impegno di riferire alla conferenza dei capigruppo consiliari le questioni emerse durante l'incontro con il presidente del Consiglio, a partire dalla necessità di semplificare la burocrazia che sta rischiando di travolgere le nostre imprese. In questo ultimo lembo di legislatura il Consiglio regionale dovrà lanciare messaggi precisi su questo fronte».

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