Dalla Festa del miele la spinta per curare la Val Canzoi

CESIOMAGGIORE. Dolce come il miele e dolce per il miele che ieri ha concluso la fortunata manifestazione della “tre giorni” di festa in valle. Aspra come le valli chiuse, sottoposte alle violenze...
CESIOMAGGIORE. Dolce come il miele e dolce per il miele che ieri ha concluso la fortunata manifestazione della “tre giorni” di festa in valle. Aspra come le valli chiuse, sottoposte alle violenze climatiche e alle insidie della montagna: una decina di giorni fa, quando si è scatenato il fortunale, i tre tralicci in cemento di località Preton (area pic nic) che erano lì da almeno settant’anni, sono stati divelti e ora giacciono a terra, fino a quando la società preposta non verrà a ripristinarli.


La festa del miele di montagna in Val Canzoi, che ha registrato una grande partecipazione di pubblico, è stata anche l’occasione per evidenziare le criticità dell’area a ridosso del Parco, e gli interventi che servirebbero nell’immediato e a breve termine per prevenire e magari anche scongiurare rischi e danni. A segnalare le problematiche è l’associazione Amici della Val Canzoi, presente con uno stand all’Orsera dove si sono concentrate le esposizioni di prodotti tipici locali e oggettistica. Son tre, sostanzialmente, le sollecitazioni che vengono dal sodalizio, rappresentato ieri da Domenico Grazioli: «Da inizio anno l’attività “Ai 4 Pass” ha chiuso. Quella era un’attività che fungeva da presidio per il primo soccorso, a partire da quello telefonico, considerato che l’area è completamente scoperta», dice Grazioli. «È necessario sollecitare un punto di telefono pubblico. Perché se succede qualcosa, come è già successo in due casi dall’inizio di quest’anno, il primo posto da raggiungere è Orsera. La seconda criticità è quella dei pali per l’alta tensione. Adesso ne sono stati divelti tre. L’auspicio è che si arrivi a dismettere quelli aerei e interrare tutto, come in altri comuni. Il terzo aspetto è quello della sicurezza. Spesso si consumano festine non autorizzate, qualcuno alza il gomito, e nei giorni scorsi si è creato un danneggiamento all’inferriata di ponte Serra e a Sass dei Corz, qualcuno ha frantumato il vetro dell’immagine votiva».
(l.m.)


Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi