Croce Bianca, funziona il patto con Bolzano

Livinallongo, il presidente altoatesino Rammlmaier in visita ad un anno dall’avvio del servizio

LIVINALLONGO. Qualità del servizio e formazione di un gruppo giovani. Il presidente della Croce Bianca di Bolzano, Georg Rammlmaier, ha le idee chiare su quali saranno i prossimi passi da compiere per consolidare l’attività e la presenza sul territorio della nuova sezione di Fodom, nata giusto un anno fa dopo che per mesi la Croce Bianca Arabba aveva sospeso il servizio.

Rammlmaier ha incontrato i volontari durante la sua prima visita ufficiale a Fodom, in occasione di un incontro conviviale che si è tenuto venerdì scorso a Pieve. «Solo portando anche qui la qualità del servizio al pari delle nostre altre sezioni in Provincia di Bolzano», ha detto, «potremo pensare di costituire la nostra 32ª sezione, con un suo consiglio direttivo ed un caposezione».

All’incontro erano presenti, oltre alle autorità locali del Comune, Consorzio impianti a fune, il medico di base Pietro Demattia, anche il presidente del Coordinamento ambulanze Agordino – Zoldano, Felice Gaiardo, insieme ad alcuni presidenti di sezione. Un segno chiaro della volontà di riallacciare quei rapporti di collaborazione venuti meno negli ultimi anni a causa dei contrasti sorti con la dirigenza della Croce Bianca Arabba «ed anche», ha sottolineato Antonella De Toffol a nome dei volontari fodomi, «per ringraziarli del loro aiuto quando a Fodom il servizio era stato sospeso».

Dopo la riunione tecnica, volontari ed ospiti si sono ritrovati per un momento conviviale all’albergo Alpino, dove c’è stato il tempo per alcuni interventi da parte delle autorità. Il presidente Rammlmaier, accompagnato dal responsabile della formazione del personale Marco Comploi e dal membro del consiglio di amministrazione Conrad Videsot, ha ringraziato in particolare l’amministrazione comunale, l’Usl - rappresentata dal direttore del distretto sanitario di Agordo Sandro De Col - ed il Consorzio impianti a fune per il sostengno dato al servizio della Croce Bianca di Bolzano a Fodom.

«Non siamo venuti per prendere il posto di nessuno», ha sottolineato, «ma perché c’è l’ha chiesto la Usl. Per noi è ancora un’avventura che vogliamo però portare avanti se c’è il sostegno della popolazione, l’entusiasmo e tutto l’impegno finora dimostrato dai volontari».

Il sindaco Ugo Ruaz, nel fare una piccola cronistoria della vicenda, ha detto che questa «è stata la questione più spinosa della mia carriera da sindaco» ed ha ringraziato i volontari per il loro lavoro. «Un anno fa nessuno avrebbe scommesso che oggi avremo potuto trovarci qui», ha esordito il direttore sanitario De Col. «Sono contento di vedere così tanti giovani fra i volontari. Una cosa che non si vede così facilmente in provincia. Mi auguro che questo porti ad una maggiore unione con le altre associazioni dell’Agordino per arrivare un giorno tutti allo stesso livello di formazione». Duro, infine, l’intervento di Gaiardo: «Per anni la Croce Bianca di Arabba ha fatto parte della nostra associazione. Poi sono cominciati i problemi». «Vi ringrazio», ha concluso, «per la possibilità avuta di dimostrare la solidarietà che possiamo dare alle popolazioni vicine».

Lorenzo Soratroi

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