Palpeggiò una 13enne a Cortina: l’autista dell’autobus patteggia un anno

L’uomo tentò anche di baciare la ragazzina che era rimasta sola sul pullman di linea: per lui anche un percorso di riabilitazione

Gigi Sosso
Ragazzini in attesa di salire su un bus
Ragazzini in attesa di salire su un bus

 

Palpeggiò una studentessa 13enne e tentò di baciarla. L’autista dell’autobus ha potuto patteggiare un anno di reclusione per atti sessuali con minorenne. La concessione della condizionale è subordinata a un percorso di rieducazione di pari durata. Risarcimento danni di poche migliaia di lire e pagabile a rate.

L’imputato è G.S., un pugliese sulla quarantina, che era dipendente di Cortina Express e ha perso il lavoro in quanto licenziato per giusta causa. Era difeso dall’avvocato Barbara Bastianon, mentre la madre della ragazza si era affidata a Pierangelo Conte. I fatti sono del 6 ottobre 2023, su un mezzo di proprietà di Dolomitibus dedicato al trasporto scolastico. Il bus si stava dirigendo verso Fiames. Durante il viaggio c’erano molti studenti a bordo e non era successo nulla. È al capolinea che la ragazzina si sarebbe attardata da sola per qualche istante e l’uomo ne avrebbe approfittato per allontanarsi dalla propria postazione di guida, cominciando ad abbracciare, accarezzare e tentare di baciare in modo tutt’altro che paterno la giovane donna. C’è un video.

La ragazza era riuscita, in qualche maniera, a sottrarsi a quell’assalto indesiderato e a scendere dal mezzo, evitando che la situazione potesse diventare ancora più pericolosa. Era tornata a casa e aveva spiegato tutto alla mamma, dopo di che entrambe erano andate alla caserma dei carabinieri a denunciare l’accaduto. Il pubblico ministero Alberto Primavera aveva ottenuto dal giudice per le indagini preliminari Enrica Marson la sospensione dal servizio pubblico dell’indagato, dopo di che è intervenuto il provvedimento dell’azienda di trasporto ampezzana.

Bastianon ha concordato la pena con il magistrato titolare del fascicolo e il giudice per le udienze preliminari Elisabetta Scolozzi l’ha applicata: un anno di reclusione e un percorso di riabilitazione obbligatorio per i reati di natura sessuale. Il risarcimento è il minimo sindacale e non è nemmeno stato pagato tutto in una volta. Niente percorso, niente pena sospesa.

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